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Marginale.

Che è al margine di qualcosa; che forma il margine di qualcosa. ║ Fig. - Che è di importanza secondaria. • Econ. - Impresa m.: impresa il cui costo variabile medio minimo è uguale al prezzo di mercato e che sarebbe pertanto costretta a rinunciare a produrre, qualora il prezzo diminuisse anche di poco. ║ Analisi m.: metodo di indagine teorica dei fenomeni economici basato sulla considerazione delle variazioni infinitesime subite da variabili dipendenti in corrispondenza di variazioni al margine, cioè infinitesime, delle variabili indipendenti da cui dipendono. L'analisi è impiegata in particolare nello studio della formazione del prezzo nelle varie forme di mercato e fu sviluppata in particolare dal Marginalismo (V.). ║ Principio m.: principio secondo il quale un soggetto economico compie una data azione solo se il sacrificio iniziale è considerato minore della soddisfazione iniziale e persiste nell'azione fino a quando l'incremento di sacrificio non supera l'incremento di soddisfazione. Tale principio costituisce il fondamento teorico del Marginalismo. • Ott. - Raggi m.: raggi luminosi che, in relazione a una certa superficie ottica sferica, non si possono considerare come raggi parassiali e per i quali non è valida l'approssimazione di Gauss. • Psicol. - Coscienza m.: espressione che indica il complesso dei contenuti dell'esperienza che costituiscono una sorta di margine, di zona poco chiara, attorno ai contenuti definiti della coscienza. L'espressione venne usata per la prima volta dall'americano W. James.