Centro in provincia di Venezia, 7 km a Nord-Ovest del capoluogo; è
situato a Sud di Mestre, con la quale forma un unico agglomerato urbano e dalla
quale è separato dalla ferrovia Milano-Venezia. 27.000 ab. CAP 30175.
• Econ. - Il centro è sede di grandi industrie siderurgiche (ghisa,
acciaio), elettrotecniche, meccaniche, cantieristiche, metallurgiche
(alluminio), chimiche, petrolifere (alle quali è collegato l'oleodotto
per Mantova) e vetrarie, favorite dalla presenza di una fitta rete di canali che
permette il trasporto dei materiali a basso costo. Sono molto attivi sia il
porto commerciale che quello industriale. • St. - Alla fine della prima
guerra d'Indipendenza il forte di
M., che rivestiva grande importanza
strategica per la sua posizione, fu assediato dagli Austriaci e, nonostante la
strenua difesa dei Veneziani, fu infine occupato (26 maggio 1849). La
città di
M. fu fondata nel 1919 in una zona paludosa, come
complesso industriale e commerciale che fosse nettamente separato dal centro
storico di Venezia. Si sviluppò rapidamente soprattutto nel periodo
successivo alla seconda guerra mondiale, in seguito alla costruzione del porto;
l'incremento demografico, intenso negli anni Settanta e Ottanta, si dovette
soprattutto all'immigrazione da Venezia. I problemi collegati ad uno sviluppo
industriale e demografico ampio quanto incontrollato (per esempio, livelli di
inquinamento e di tossicità sopra i livelli di sicurezza) si pongono oggi
come inderogabili; fra le soluzioni proposte, la creazione di un'altra zona
industriale e lo spostamento di alcuni dei complessi industriali più
inquinanti.