(dal greco
manós: non denso e
métron: misura). Med.
- Misurazione delle pressioni presenti all'interno di un viscere cavo. Di sempre
maggior impiego è la
m. esofagea, cioè lo studio della
motilità dell'esofago basato sulla misurazione delle variazioni pressorie
indotte dalla contrazione dei muscoli parietali. La
m. si esegue
attraverso l'introduzione nella narice di una sonda collegata a un sistema di
registrazione, analogico o digitale. La
m. è utile nello studio di
malattie dell'esofago quali l'acalasia (V.), lo
spasmo esofageo diffuso, le collagenopatie quali la sclerodermia
(V.), la malattia da reflusso gastroesofageo e
altre.