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Manchester.

Città (427.700 ab.) della Gran Bretagna, nell'Inghilterra nord-occidentale, nella contea metropolitana della Grande Manchester, sul fiume Irwell, 50 km a Nord-Est di Liverpool. Posta in una delle più popolose regioni del Paese, al punto di convergenza di importanti linee ferroviarie e aeree, di strade e vie d'acqua, in comunicazione diretta col mare tramite un canale navigabile, è uno degli empori di traffici più vivaci della Gran Bretagna, grande centro della filatura e tessitura del cotone, oltre che della lana, del lino, della canapa e delle fibre artificiali. A tale attività si affiancano industrie metallurgiche, siderurgiche, meccaniche (macchine tessili), chimiche (coloranti, saponi), della gomma, della carta. • St. - Antico centro fortificato romano (Mancanium), divenne nel VII sec. residenza dei sovrani sassoni di Wessex. Dopo la conquista normanna del 1066, si liberò dal giogo feudale nel 1301, mentre già si avviava a divenire la più importante città del Lancashire, grazie allo sviluppo dell'industria laniera e di quella tessile. Nel XIX sec. M. divenne il centro del movimento liberale inglese, che ebbe il suo organo nel giornale "Manchester Guardian". Collegata a quest'ultimo era la Scuola di M. Nel 1830 fu costruita a M. la prima ferrovia per passeggeri (M. - Liverpool). • Arte - Il nucleo più antico della città conserva alcuni edifici di interesse storico, quali la cattedrale gotica (XV sec.) e il Chetham's Hospital. ║ Lega di M.: nome con cui è anche nota l'anticorn-law-league (lega contro la legge sul grano): associazione liberoscambista che riuscì (1846-49) a far togliere un dazio di importazione sui cereali. ║ Scuola di M.: la più nota delle scuole di pensiero liberoscambiste, ispirata e diretta da A Smith. Per lunghi anni condusse in Inghilterra la battaglia per il trionfo delle teorie liberiste in economia.