Città (277.000 ab.) della Turchia centro-orientale, capoluogo della
provincia omonima (11.752 kmq; 675.000 ab.). Mercato agricolo. Industrie dello
zucchero, del cotone, del cemento. • St. - Sorse anticamente nei pressi di
un importante nodo di comunicazioni e fu fiorente sotto gli Ittiti. Durante
l'Impero romano
M. fu scelta dai Flavi come sede della XII legione
acquistando, così, nuovamente importanza politica, mentre l'imperatore
Diocleziano la elevò a capitale dell'Armenia Seconda. Nel 577 la
città subì la distruzione a opera di Cosroe I, nemico dei
Bizantini, e in seguito fu occupata dai Saraceni. Nel 700 la riprese Costantino
I Copronimo. Nel 756 al-Mansur la riedificò conferendole uno
straordinario splendore ma i Bizantini la riconquistarono nel 934. Nel 1102 i
Turchi s'impossessarono definitivamente di
M. e Selim I nel 1516 la
incorporò nello Stato turco. • Archeol. -
M. è
importante perché sono stati scoperti resti del palazzo reale, anche se
il problema della datazione rimane ancora insoluto, nonostante lo stile ittita
autonomo sembra doverlo collocare intorno al 1000 a.C. Notevole una grande
statua del re che rivela nell'artista un'indubbia conoscenza del rilievo assiro.