Vecchia pratica curativa della paralisi progressiva e della neurosifilide,
effettuata tramite l'inoculazione di sangue contenente i parassiti della
malaria, onde determinare benigni accessi di febbri. Introdotta ai primi del
'900 da W. Jaureg, si basava sull'osservazione di temporanei recessi dei sintomi
neurologici in pazienti colpiti da demenza senile concomitanti a episodici
attacchi di malaria con conseguenti stati febbrili.