Carattere tipografico di altezza maggiore e di forma diversa rispetto al
minuscolo, usato generalmente nelle lettere iniziali dei capoversi, nella
iniziale nei nomi propri, personali e geografici; dopo il punto fermo, come
iniziale di verso e altrove, più o meno, secondo i gusti e le
necessità. La scrittura
m. può essere compresa tra due
linee parallele da cui non fuoriescono né il corpo, né le aste
delle lettere. • Ant. - Scrittura di grandi dimensioni, adoperata nei
codici dei primi secoli dell'era volgare. Verso il X sec. fu sostituita dalle
forme della minuscola.