Divinità maschile etiopica. Viene ricordata nella più antica
iscrizione redatta in tre lingue nella città santa di Aksum nel IV sec.
a.C. Il re Ezana (IV sec. d.C.) si dichiara suo figlio e perciò gli
dedica un recinto (cioè alcuni animali) e un terreno aperto. Con
l'adozione del cristianesimo il re Ezana nella sua prima iscrizione cristiana,
che racconta le sue vittorie contro i Noba, sostituisce con molta cautela il
nome della divinità pagana delle precedenti iscrizioni con una menzione
al Dio unico. Così
M., che significa "colui che non è vinto
da nemico", diventa una qualificazione letteralmente attribuita all'unico Dio
della nuova religione. Prova storica, questa, che indica la preoccupazione del
sovrano di evitare che la conversione alla religione cristiana suscitasse
reazioni negative da parte del suo popolo.