(dal greco
magodía, der. di
mágos: magico e
odé: canto). Forma di mimo lirico, di tipo popolare, sorta in
Grecia nel III sec. a.C. Simile alla ilarodia, era però caratterizzata da
una vena comica, grottesca, talvolta licenziosa, e da una grande libertà
metrica. Veniva accompagnata dal suono di cembali e timpani ed era rappresentata
dal magodo, che sosteneva sia parti maschili che femminili.