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Madrid.

Capitale (3.041.000 ab.) della Spagna e capoluogo della comunità autonoma omonima (8.028 kmq; 5.022.289 ab.). M. sorge sulla Meseta, sulle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, a circa 655 m s/m. (è la capitale più alta d'Europa). La città è lambita a Ovest e a Sud-Ovest dal fiume Manzanares. ║ Provincia di M.: si estende nella sezione centrale della Meseta ed è chiusa a Nord dalla Sierra de Guadarrama. Il territorio, compreso nel bacino del Tago, è solcato da alcuni suoi affluenti di destra (Jarama, Henares, Tajuña, Manzanares). Città principali: Alcalà de Henares, Getafe, Colmenar Viejo, Chamartin e Aranjuez. • Econ. - L'attività industriale si è assai sviluppata negli ultimi decenni: aeroplani, motocicli, strumenti ottici, materiale elettrico e radiofonico, prodotti chimici, vestiario, ecc.; sviluppata l'industria alimentare e la piccola industria artigiana (mobili, carta, ceramiche, ecc.). • St. - È ricordata la prima volta nel 931, quando il re leonese Ramiro espugnò una fortezza araba (denominata Ma'grit) alla frontiera castigliana, sorta sulla strada di Toledo. Nel 1083 venne definitivamente riconquistata da Alfonso VI re di Castiglia; ottenne diritti di città all'inizio del XII sec., ma ebbe scarsa importanza fino al XV sec., quando i re Giovanni II ed Enrico IV vi posero la loro residenza. Nel 1561 Filippo II vi trasferì la corte, facendone la capitale dell'Impero spagnolo. Nei secc. XVII e XVIII si arricchì di monumenti, edifici, vie in relazione alla sua nuova funzione di capitale. La storia della città non ebbe particolare rilievo fino al 1808, quando si sollevò contro Murat. Napoleone entrò poi in M., ristabilendo il fratello Giuseppe sul trono. Al termine della guerra civile del 1936-39, dopo la caduta di Barcellona e le dimissioni del primo ministro J. Negrin, M. fu teatro di violenti combattimenti fra le truppe governative del colonnello Casado, e i comunisti. Sottoposta a un massiccio attacco da parte delle truppe nazionaliste, la città capitolò. ║ Trattato del 1526: segnò la prima, effimera sosta nel lungo duello tra Carlo V e Francesco I, che era stato fatto prigioniero nella battaglia di Pavia (1525). ║ Trattato del 1621: concluso tra la Francia e la Spagna per la questione della Valtellina, sancì da parte della Spagna la retrocessione della Valtellina alle leghe dei Grigioni, dietro un'amnistia generale e garanzie per la libertà religiosa dei cattolici. ║ Trattato del 1733: fu stipulato durante la guerra di successione di Polonia tra Francia e Piemonte da una parte, e Filippo V di Spagna dall'altra. ║ Pace del 1801: conclusa, in seguito alla invasione spagnola ai danni del Portogallo. ║ Trattato del 1844: concluso il 25 aprile tra il Cile e la Spagna, segnò il riconoscimento ufficiale da parte della regina Isabella dell'indipendenza del primo e del suo carattere di Stato sovrano, già di fatto esistenti fin dal 1817. • Arte - Nulla rimane delle mura del XIII sec., che delimitavano il centro primitivo. Carlo III e i successivi Borboni dotarono M. di grandiosi edifici, di strade ben curate, di giardini e di servizi pubblici. Alla fine del XIX sec., la città prese ad ampliarsi in ogni senso. Attualmente l'aspetto di M. presenta un caratteristico contrasto fra i limitati resti della città più antica, la monumentalità del centro e i sempre più estesi quartieri moderni. Del nucleo originario sono rimasti, oltre l'antico centro, la Puerta del Sol, le linee maestre delle grandi calles, continuate dalle arterie moderne. Tra gli edifici anteriori all'epoca di Filippo II, i più notevoli sono: l'ospedale, detto della Latina (circa 1500), la chiesa di San Genesio (ricostruita nel 1645), la casa dei Lujanes (XVI sec.), la chiesa di San Gerolamo Reale. Unici avanzi di architettura mudejar laterizia sono le torri di San Pietro e di San Nicola. Del tempo di Filippo II sono il grandioso monastero delle Scalze (1560), il collegio di Donna Maria d'Aragona (fondato nel 1590), il convento della S.S. Trinità (1590-1680). Sotto Filippo III predominò nell'architettura madrilena il gusto severo di J. Herrera, che continuò in parte anche con Filippo IV, che fece costruire il Buen Retiro, grande palazzo con parchi, padiglioni, teatri, di cui oggi resta solo una parte. Al centro della Plaza Mayor (1617), si innalza una statua equestre di Filippo III (Giambologna e P. Tacca). Notevoli inoltre Sant'Antonio dei Portoghesi (1624), San Gaetano (ora San Milàn), il santuario della Vergine del Parto (1718). Filippo V chiamò a M. F. Juvara, che nel 1734 dette il progetto del palazzo reale, ma non poté curarne la costruzione, condotta a termine da G.B. Sacchetti e da V. Rodriguez. Di fronte al palazzo, detto oggi Palazzo d'Oriente, è una statua equestre di Filippo IV di P. Tacca (1640); all'interno, grandiosi affreschi di Tiepolo, di Giaquinto e di Mengs. Del XVIII sec. la chiesa di San Marco (1749), il convento di Sant'Egidio, il palazzo del Duca di Liria. Sotto Carlo IV vennero costruiti il Museo del Prado e il Teatro del Principe. Dal XVI sec. sono fiorite in M. notevoli arazzerie. La manifattura reale, detta anche di Santa Barbara, dalla località ove si trovavano i laboratori, fu fondata da Filippo V nel 1720 e diretta da J. van der Goten, fiammingo, e quindi da altri membri della sua famiglia. Devastata nel 1808, riaperta nel 1819, la manifattura è ancora in attività. Il maggiore museo di M. e della Spagna, è il Prado, ricchissimo di pitture italiane, spagnole e fiamminghe. Il museo d'arte moderna ha buone raccolte di opere dei secc. XVIII e XIX. Importanti anche il museo dell'Accademia di San Ferdinando (pitture), il museo romantico (pitture del periodo 1808-60), il museo archeologico. Interesse storico e artistico hanno anche il museo e la biblioteca d'Oltremare, il museo antropologico, il museo d'artiglieria, l'armeria reale, il museo nazionale d'arte industriale, il museo navale. Numerose le grandi collezioni private d'arte. Nel 1992 è stato inaugurato il museo della città di Madrid.
Madrid: l'Escorial