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Macroglobulinemìa.

Med. - Affezione caratterizzata dalla presenza nel plasma di una eccessiva quantità di macroglobuline. Si distinguono: una forma primaria (malattia di Waldenström) e alcune forme secondarie (in cui la percentuale di IgM sieriche, varia tra il 5 e il 15% delle Ig totali: comprendono forme neoplastiche maligne, malattie del collageno, toxoplasmosi, cirrosi epatica, nefrosi). La forma primaria è caratterizzata da proliferazione di cellule linfoidi nel midollo osseo e in altre sedi e da un aumento spiccato nel siero di macroglobuline, anormalmente omogenee. La diagnosi si fonda sull'immunielettroforesi e sull'ultracentrifugazione: la prima mostra un picco omogeneo (base stretta) che migra con la velocità delle gamma o betaglobuline; la seconda mostra quantità di IgM nel siero superiore al 15% di tutte le Ig (normale 5%). La sintomatologia è costituita da: pallore anemico; emorragie; modica tumefazione dei linfonodi superficiali e addominali; modesta spleno ed epatomegalia; dolori articolari e ossei; disturbi del visus; segni neurologici vari; fenomeni di ipersensibilità al freddo, di tipo orticarioide o raynaudiano; perdita di peso.