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Macao.

Territorio speciale (16 kmq; 402.000 ab.) del Portogallo, situato sulla costa meridionale della Cina. Comprende la penisola omonima, legata al continente per mezzo di uno stretto istmo sabbioso, le due isole di Taipa e quella di Coloane. Capoluogo: Macao o Santo Nome de Deus de Macau. Altre città: Taipa, Coloane. Ordinamento: è retta da un'assemblea legislativa di 17 membri e gode di una quasi completa autonomia. Moneta: pataca. Lingua: portoghese, inglese e cinese (cantonese). Religione: buddhista. Popolazione: cinese con piccole percentuali di bianchi e indiani. • Geogr. - La penisola di M. è situata sulla sponda occidentale dell'estuario del fiume delle Perle. Sull'istmo che la collega alla terraferma si trova la capitale, Santo Nome de Deus de Macau, un insieme di edifici barocchi che rievocano la dominazione coloniale. L'isola di Taipa, con una superficie di 4,1 kmq, e l'isola di Coloane, che si estende per 6,6 kmq, sono bagnate dal Mare della Cina. Una diga attraversata da una strada carrozzabile collega queste due isole fra di loro. La Cina fornisce gran parte della quantità d'acqua necessaria al fabbisogno interno. • Econ. - Gli abitanti si dedicano prevalentemente alla pesca, il cui prodotto viene esportato. Commercio di transito (riso, tè, pesce). Industrie dei fiammiferi, dei fuochi d'artificio, del tabacco. Molto sviluppato è il turismo, soprattutto per i casinó presenti sul territorio, che costituiscono una forte attrattiva per i turisti cinesi. • St. - Antica e modesta località marittima dell'Impero cinese, M. divenne nel 1553 colonia dei Portoghesi. I gesuiti vi stabilirono la base delle loro missioni nell'Estremo Oriente; nel 1576 vi fu fondato un vescovato. Gli Olandesi tentarono invano di conquistarla nel 1601 e 1627; gli Inglesi nel 1802 e 1808. Dal febbraio 1976, il Governo di Lisbona la considera "Territorio speciale". Retta da un'Assemblea legislativa composta da 17 membri, il M. dispone di strumenti di autogoverno concessi dal governatore Melo Egidio (1979-1981) ed è riuscita a conquistare una maggiore autonomia dal Portogallo: basti pensare alla nascita dell'Instituto emissor de Macau, un istituto di emissione nazionale che ha sostituito il Banco Nacional Ultramarino. Nonostante ciò, comunque, non si sono mai manifestate spinte popolari all'indipendenza e ciò è imputabile a due motivi fondamentali: innanzitutto lo stretto legame culturale che tuttora sussiste con il Portogallo e, motivo principale, le pressioni diplomatiche della Cina, poco propensa ad accettare qualsiasi ipotesi di indipendenza. Tuttavia, nel 1984 sono iniziati dei colloqui diplomatici tra Cina e Portogallo culminati nell'accordo, sottoscritto a Pechino nel marzo 1987, in base al quale l'isola di M. tornerà sotto la sovranità cinese nel 1999 e tuttavia continuerà a godere di ampia autonomia, mantenendo invariato per almeno 50 anni l'attuale sistema economico e sociale.