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Maastricht.

Città (117.008 ab.) dei Paesi Bassi, capoluogo della provincia del Limburgo. Sorge sulla riva occidentale della Mosa, in prossimità del confine con il Belgio. Possiede industrie tessili, della porcellana e della ceramica: zuccherifici, distillerie, fabbriche di sigari, cartiere. Mercato agricolo, nodo ferroviario di primaria importanza, è anche attivo centro di navigazione fluviale. • St. - Fu fondata nel I sec. a.C., sotto il nome di Traiectum ad Mosam. Dal 382 al 720 fu sede vescovile. Nel IX sec. fu distrutta dai Normanni. Dal 1284 al 1530 fu residenza dei duchi di Brabante e dei vescovi di Liegi, cadendo poi nelle mani di Carlo VIII. Divenuta città fortificata di fondamentale importanza strategica (anche per la sua posizione di città di frontiera) fu oggetto di ripetuti attacchi: da quello spagnolo del 1579 a quelli francesi del 1673 e del 1748. Nel 1784 fu rivendicata dall'imperatore Giuseppe II, da cui l'Olanda l'acquistò con un ingente versamento di denaro. Appartenne alla Francia dal 1795 al 1815, anno in cui fu annessa ai Paesi Bassi. Nel 1940 subì l'occupazione tedesca e fu liberata nel 1944. • Arte - La chiesa di San Servais, fondata nel VI sec., è la più antica chiesa dei Paesi Bassi; ricostruzioni successive (a partire dall'XI sec.) le hanno conferito un carattere prevalentemente romanico, non senza alcuni elementi gotici. Il municipio gotico, dotato di una biblioteca, risale al 1475. Del 1664 è il municipio, ancora in funzione. Il convento di Bonnefanteu (XVII sec.) è ora adibito a museo. Notevole anche il lungo ponte del XIII sec., che unisce M. al centro industriale di Vijk.