Regione (5.418 kmq; 1.650.724 ab.) dell'Italia settentrionale. Confina ad Ovest
con la Francia, a Nord con il Piemonte e l'Emilia Romagna, a Est con la Toscana,
a Sud con il Mar Ligure. Capoluogo: Genova. Amministrativamente è divisa
nelle quattro province di Genova, Imperia, La Spezia e Savona. • Geogr. -
Distesa ad arco intorno al golfo di Genova, occupa i versanti meridionali delle
Alpi Marittime e dell'Appennino ligure, spingendosi, nella sezione centrale, su
estesi tratti del versante padano. La morfologia della regione è
caratterizzata dall'estesa presenza di rilievi che, solo in pochi punti, in
prossimità della costa, lasciano spazio a brevi pianure. La cima
più elevata si trova nelle Alpi Marittime, nel settore occidentale del
territorio (monte Saccarello, 2.200 m); procedendo verso Est le altitudini
diminuiscono e le forme appaiono più dolci. Mentre nell'area alpina
prevalgono i solchi vallivi trasversali, il tratto appenninico è
attraversato da valli longitudinali (Fontanabuona, Vara). Le coste sono per lo
più alte e rocciose, molto accidentate e articolate, specialmente lungo
la Riviera di Levante. ║
Idrografia: idrograficamente la
L.
è caratterizzata da corsi d'acqua generalmente brevi con una portata
irregolare e ad alimentazione idrica quasi esclusivamente pluviale. Prima di
gettarsi nel Magra il Vara copre un percorso di 60 km, mentre l'Argentina,
l'Arroscia e l'Entella raggiungono i 30 km. Gli altri corsi d'acqua, a regime
per lo più torrentizio hanno percorso minore. ║
Clima: data
la sua struttura morfologica e la sua esposizione, buona parte del territorio
ligure è interessato da un clima temperato. In particolare lungo la
fascia costiera gli inverni sono miti, le estati fresche e ventilate, con
limitate escursioni termiche. Il versante padano e le zone più elevate
dell'interno presentano aspetti che si avvicinano maggiormente a quelli del
clima continentale. • Econ. - L'economia della regione, che in passato si
fondava in larga parte sull'agricoltura, si è andata sempre più
orientando verso il commercio e il turismo, accentuando la tendenza verso la
terziarizzazione. Notevole rimane ancora il settore floricolo, sviluppato
soprattutto nella fascia subcostiera imperiese, mentre la coltura dell'olivo e
la viticoltura risultano in netto declino. Il settore commerciale costituisce il
fulcro dell'economia ligure e i poli principali in cui si concentrano i traffici
relativi a questo settore sono i porti di Genova e Savona. Quello di Genova
è il maggiore porto italiano e deve la sua importanza alla relativa
facilità delle comunicazioni con le aree industriali della Padania. Per
quanto riguarda le attività industriali i settori più sviluppati
sono quello siderurgico (Genova), quello cantieristico (Genova, Muggiano, Pietra
Ligure), la metallurgia del piombo (Pertusola). Fiorenti sono inoltre le
industrie chimiche, farmaceutiche e alimentari. Dal sottosuolo si estraggono
manganese, grafite e marmi pregiati. Per quanto riguarda il turismo la
L.
dispone di efficienti attrezzature alberghiere e ricettive dislocate nella
località balneari e climatiche delle due Riviere (San Remo, Alassio,
Portofino, Santa Margherita, Rapallo, Sestri Levante, Portovenere, Lerici,
ecc.). La bellezza del paesaggio e la mitezza del clima richiamano ogni anno un
grande flusso di turisti italiani e stranieri. • Preist. - Numerosi resti
rinvenuti nel corso di scavi effettuati nella grotta dei Balzi Rossi, nella
caverna delle Arene Candide e nella grotta della Basura (Toirano), testimoniano
la presenza di insediamenti abitativi risalenti al Paleolitico, nel tratto
rivierasco dal Finalese alla Francia. I reperti litici, gli strumenti di osso e
i resti scheletrici si riferiscono in particolare ai tipi razziali di
Crô-Magnon e Grimaldi. Importanti reperti del Neolitico (prodotti
ceramici, vasi a bocca quadrata) sono venuti alla luce nel retroterra di Finale
Ligure. All'età del rame appartengono il gruppo delle statue-tele della
Lunigiana e all'età del ferro la necropoli di Chiavari. • St. -
All'inizio dell'epoca storica i liguri occupavano il territorio che si estendeva
dalla Francia meridionale ai corsi del Serchio, del Po e del Ticino, lungo
l'arco dell'Appennino settentrionale e sui due versanti delle Alpi occidentali.
Essi erano originariamente un popolo assai rozzo che ebbe modo di arricchire il
proprio patrimonio culturale grazie agli scambi con gli Etruschi, i Fenici, i
Greci. Entrati in contatto con i Romani i liguri si divisero in due gruppi, i
Genuates (gli abitanti di Genova e dintorni), alleati di Roma, e le
tribù della Riviera di Ponente che si schierarono dalla parte dei
Cartaginesi. La romanizzazione della regione ligure, fu completata nel 115 a.C.,
dopo oltre un secolo di guerre e lotte. Dopo la caduta dell'Impero Romano,
avvenuta nel 538, la
L. attraversò un periodo difficile per le
invasioni degli Eruli e dei Goti e cadde poi in potere di Bisanzio. Sottomessa
dai Longobardi nel 641 ad opera del re Rotari subì le scorrerie dei
Saraceni e dei Normanni. Nel X sec. si presentava divisa nelle marche arduinica
a occidente, aleramica al centro e obertenga ad oriente, che nei secoli XI e XII
si frazionarono in numerosi feudi. Con l'indebolirsi della potenza feudale
risorsero i grandi centri costieri e per la città di Genova
cominciò un'età di potenza e predominio. Dall'età comunale
fino al XIX sec. la storia della
L. si identifica con quella della
città di Genova, che condusse un'infaticabile lotta verso l'egemonia. La
sua vocazione accentratrice, che si proponeva di ottenere il predominio
commerciale, si realizzò definitivamente nel 1528 con il conseguimento
della piena sovranità su Savona. Nel 1805 la
L. entrò a far
parte dell'Impero napoleonico e nel 1815 fu annessa, con il nome di Ducato di
Genova, al Regno sabaudo, di cui condivise le sorti. • Arte - Le
principali città romane si trovavano sulla costa. I centri archeologici
più importanti sono Albium Intemeliumu (Ventimiglia), Albingaunum
(Albenga) e soprattutto Luni, che conserva imponenti rovine: le mura, un teatro,
le terme e un anfiteatro. Ad Albenga è possibile ammirare un battistero
ottagonale risalente al V sec. Esso costituisce una testimonianza del processo
di evangelizzazione avvenuto nella regione e viene considerato il principale
monumento paleocristiano. L'interno è abbellito dal mosaico policromo
della
Teofania della Trinità. Il periodo romanico appare
contraddistinto da una molteplicità di indirizzi stilistici. Le
principali suggestioni e influenze sono quella lombarda (povertà di
decorazione scultorea, pianta basilicale triabsidata come in San Giacomo di
Gori, 1172), quella borgognona (San Fruttuoso a Portofino) e quella pisana
(dicromismo bianco-nero che si affermerà ancora di più nel Gotico,
Santa Maria di Castello). Un esempio di architettura gotica viene fornita dalla
facciata del duomo di Genova (XIII sec.), i cui portali sono abbelliti da opere
scultoree che risentono dell'influsso francese. Durante i secc. XII-XIV sorgono
molti edifici civili. A Genova ricordiamo il palazzo Lamba-Doria, il palazzo
Vecchio e quello di Andrea Doria. L'arte ligure del Quattrocento non presenta
caratteri distintivi ma risente dell'insegnamento di artisti operanti altrove.
Lo stile del Bramante e di Giuliano di Sangallo, per esempio, sono evidenti
nella chiesa di Nostra Signora di Loreto a Finalborgo e nel palazzo della Rovere
a Savona, mentre il gusto lombardo si afferma nelle opere di Domenico ed Elia
Gaggini (cappella di San Giovanni Battista nel duomo di Genova). Tra i pittori
ricordiamo il pavese Donato de' Bardi, il bresciano Vincenzo Foppa e il milanese
Carlo Braccesco. La villa Cambiaso ad Albaro e la chiesa di Santa Maria di
Corignano sono da annoverare tra i maggiori monumenti architettonici del XVI
sec. Nell'età barocca furono compiuti importanti lavori di sistemazione
urbanistica della città di Genova, grazie all'opera di Bartolomeo Bianco,
che realizzò, fra l'altro, il palazzo dell'università. Di
quest'epoca è anche palazzo Rosso che conserva gli affreschi di Domenico
Piola. Al Settecento appartiene il più importante esponente della pittura
ligure, Alessandro Magnasco. Presso la pinacoteca del Palazzo Bianco a Genova si
possono ammirare alcune delle sue opere:
Trattenimento in un giardino
d'Albaro e
Estasi di San Francesco.
Cartina della Liguria
Genova: piazza della Vittoria
Genova: chiesa di S. Stefano
Panorama di Sori (Genova)
Scorcio di Nervi (Genova)
Scorcio di Albenga con le torri medioevali
Scorcio di Portovenere (La Spezia)