Termine entrato nell'uso etnologico internazionale per descrivere una delle
più famose istituzioni concernenti lo scambio dei doni tra i popoli in
cui non vige un sistema monetario. Il
k., caratteristico delle isole
Trobriand, consiste nel viaggio in canoa per lo scambio di conchiglie
ornamentali. Ciascun uomo, appena gli è possibile, costituisce insieme
con altri membri dell'isola o di altre isole una specie di sodalizio
(società) per lo scambio di conchiglie ornamentali. Gli oggetti sono di
due specie: collane di conchiglie rosse e bracciali di conchiglie bianche. La
donazione si ripete a ogni incontro ed è di volta in volta unilaterale:
uno solo dei soci fa il dono, ossia una volta dà e una volta riceve.
Qualora l'abitazione dei due sia relativamente vicina, le visite concernenti
l'operazione del dare e del ricevere si succedono a breve distanza l'una
dall'altra. Invece, se i due abitano in isole diverse, entra in gioco la parte
spettacolare del rito, il viaggio in canoa dei soci, ossia il
k. Molti di
questi oggetti ornamentali hanno un nome e alcuni pezzi sono famosi e valutati
così altamente che si conosce persino la storia di coloro che li hanno
posseduti. Nessuno può trattenere a lungo un dono
k.: può
ornarsene per un po' di tempo durante le cerimonie, ma poi deve passarlo a uno
dei suoi soci. Il principio che regola questo tipo di scambio è basato su
considerazioni sociali ed economiche. Ogni dono deve rappresentare l'equivalente
di quanto già ricevuto, ma la stima del valore tocca al donatore. Il
socio
k., donando, acquista gloria e amicizia. Gli oggetti aventi valore
nel
k. non sono di tipo monetario, poiché possono essere scambiati
non in cambio di altri beni, ma solo con i loro rispettivi "oggetti", ossia
collane di ciondoli rosei contro braccialetti bianchi e viceversa. Pertanto,
questo tipo di scambio va distinto dall'uso di conchiglie-moneta, ossia di
collane che, presso varie popolazioni della Nuova Guinea, trovano impiego nei
pagamenti rituali e nelle contrattazioni di mercato.