Denominazione indigena dei vecchi briganti del Tibet. I
k. formavano
gruppi che conducevano vita nomade; erano armati di lunghe spade e di fucili e
si accanivano soprattutto contro i pastori, nei territori piů lontani dai
centri abitati dove si trovavano funzionari distrettuali. Di norma non
commettevano omicidi ma approfittavano del terrore che incutevano nei nomadi
disarmati per estorcere loro cibo in abbondanza e per rubare capi di bestiame.
Tuttavia i pastori nomadi narravano di briganti inumani che non solo depredavano
le loro vittime ma che uccidevano barbaramente viandanti, gli stessi monaci
buddhisti e le religiose.