(dal malese
kāpoq). Lana vegetale ricavata dai peli che rivestono
internamente la parete del frutto di alcuni alberi della famiglia delle
Bombacee, diffusi nelle Indie Orientali nell'arcipelago malese, nell'America
Centrale e Meridionale, in Africa. Le qualità principali di
k.
sono: il
k. di Giava, derivato dalla
Ceiba pentandra o
Eriodendron anfractuosum e il
k. di Calcutta, che si ottiene dal
Bombax malabaricum. Fibra di colore bianco-giallastro, morbida, lucente,
il
k. non si presta a essere filato e viene impiegato come materiale di
imbottitura di cuscini, materassi, ecc. Le sue fibre lignificate sono
impermeabili e vengono utilizzate per fabbricare cinture di salvataggio. ║
Olio di k.: viene ricavato dai semi di alcuni alberi della famiglia delle
Bombacee. Se raffinato è commestibile; grezzo viene usato nella
fabbricazione di saponi.