Etnol. - Nome dato dai Boscimani del Sud-Est alla loro divinità suprema,
creatrice e fonte di vita.
K., invisibile agli uomini, ha la sua dimora
nel cielo; è padrone assoluto di tutte le cose, dona la vita e la morte,
manda la pioggia sulla terra o punisce gli uomini inviando la siccità, ha
creato gli animali. Il suo comportamento nei riguardi degli uomini dipende
soprattutto dalle informazioni che egli riceve da certi uccelli che, arrivando
fino in cielo, gli riferiscono tutto ciò che avviene sulla terra. Vicino
a lui sale il principio vitale di ogni uomo quando sopraggiunge la morte mentre
il corpo, ovvero il suo "doppio", rimane sulla terra e si trasforma quasi sempre
in un animale. I Boscimani infatti, seppelliscono i loro morti in posizione
rannicchiata perché così, per il defunto, è più
facile assumere le sembianze di una gazzella o di un'antilope.