Etnol. - Una delle più famose maschere rituali usate dai Dogon,
tribù dell'Alto Volta, nell'Africa occidentale. Si tratta di una maschera
assai complessa costituita dal volto di un'antilope-uomo sormontato dalla croce
di Lorena. Essa rappresenta l'equilibrio fra cielo e terra, ovvero l'uomo al
centro dell'universo. Il suo asse verticale raffigura il
nyama,
cioè la forza vitale che scende da Amma, l'essere supremo, attraverso
l'uomo (la maschera vera e propria) sul mondo vegetale e animale. Questi due
mondi sono rispettivamente rappresentati da ciuffi d'erba posti ai lati del capo
e da conchiglie. I due bracci trasversali della croce di Lorena stanno a
significare i due mondi in equilibrio, il cielo (quello superiore) e la terra
(l'inferiore). I quattro listelli verticali situati alle estremità dei
bracci trasversali indicano invece Nommo, il figlio prediletto di Amma, sua
sorella Yurugu e la gemella di questa Yasigi. Nommo rappresenta il giorno e
Yurugu la notte; oppure l'umidità e l'aridità o anche l'ordine e
il disordine, la vita e la morte, la fecondità e la sterilità.
Quando lo stregone indossa la maschera
K. dice ad Amma:
yana obo, ya
obo, i nonu obu ovvero: "dacci delle donne, del miglio e dei bambini".