Poeta giapponese. Discendente da una famiglia di preti shintoisti: suo padre era
negi (orante, un grado abbastanza elevato nella gerarchia sacerdotale)
del tempio di Kamo, vicino a Kyoto. Dotato di particolare ingegno,
acquistò presto grande abilità nella musica e nella poesia.
Quando, nel 1201, fu riorganizzato il
Waka-dokoro (Ufficio per la
poesia),
K. vi fu chiamato dall'ex imperatore Go Toba (1184-1198) a
coprirvi la carica di selettore. Poco dopo, tuttavia, non essendo riuscito a
ottenere una carica sacerdotale presso un tempio, deluso, abbandonò lo
Shintoismo e abbracciò il Buddhismo. Se ne andò a vivere nella
solitudine del Monte Ohara, presso Kyoto, resistendo agl'inviti che il sovrano
gli faceva perché riprendesse il suo posto. Poco dopo egli si
trasferì nella località di Toyama, sul monte Hino dove trascorse
gli ultimi anni della sua vita e compose lo
Hojoki. Le altre opere di
K., o a lui attribuite, giunte fino a noi, come gli
Appunti senza
nome, il
Shiki Monogatari e altre, hanno scarso valore letterario
(Kyoto 1154 - Toyama 1216).