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Kai-kai.

Etnol. - Nome indigeno di un gioco di bravura praticato nell'isola di Pasqua. Consiste in una cordicella annodata alle due estremità in modo da formare un unico anello; questo viene teso tra le dita della mano destra e quelle della mano sinistra di una persona; un secondo giocatore, usando le punte delle proprie dita, costruisce numerose figure intrecciando la cordicella trattenuta dal collaboratore. I più esperti di questo gioco riescono a formare un centinaio di figure diverse, ciascuna delle quali ha un proprio nome ed è riferita ad una particolare leggenda locale. Molto probabilmente il k. è stato importato nell'isola di Pasqua dagli Olandesi - i primi bianchi sbarcati nell'isola nell'aprile del 1722 - oppure dagli Spagnoli di Felipe González y Haedo che vi giunsero nel 1770. Il gioco, infatti, è conosciuto da tempo immemorabile in tutto il mondo civile ma in versione assai più semplice.