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K'ang-Hsi.

Imperatore della Cina. Fu il 2° della dinastia mancese Ch'ing. Figlio di Choun-Tchi, al quale successe sotto la tutela di un Consiglio di reggenza composto di quattro mandarini, a 13 anni s'impadronì delle redini nello Stato e si fece dichiarare maggiorenne. Il suo primo atto di autorità fu quello di far arrestare e processare uno dei tre tutori che fu condannato ad essere tagliato a pezzi insieme al suo terzo figlio, mentre gli altri figli venivano decapitati. Il secondo atto del giovane sovrano fu di sostituire, malgrado il parere contrario dei tribunali di Pechino, al sistema astronomico fino allora seguito da quell'osservatorio, il sistema europeo di cui aveva riconosciuto la superiorità. Quindi estese considerevolmente i suoi domini, soffocando nello stesso tempo, con abilità e grande energia, le formidabili rivolte che sovente lo minacciarono all'interno. Valutatore intelligente delle scienze europee, protesse i gesuiti che tentavano di introdurle in Cina, tollerando la predicazione e il culto della religione cristiana. Infine diede all'industria cinese un impulso fino allora sconosciuto, incoraggiò e coltivò le lettere (1654-1723).