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Geografìa.

(dal greco ghé: terra e gráfo: descrivo). Scienza che studia i fenomeni fisici, biologici, antropologici e sociali nella loro distribuzione alla superficie della terra; si suddivide in: astronomica o matematica; fisica; biogeografia o degli esseri viventi; la matematica tratta della forma, delle dimensioni e dei moti della terra; la fisica tratta delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre: continenti, penisole, isole, monti, valli, fiumi, laghi, mari, condizioni atmosferiche; la biogeografia tratta degli esseri viventi sulla terra: piante e animali e particolarmente dell'uomo (antropogeografia). La cultura geografica progredì in seguito alle scoperte: i Fenici, per primi, comunicarono ad altri popoli qualche conoscenza di terre lontane, formando il primo anello della grande catena di scoperte che, secoli e secoli più tardi, Colombo estese sino alle coste dell'America. Diedero nell'antichità grande impulso agli studi geografici i viaggi dello storico Erodoto, le spedizioni di Alessandro Magno, le navigazioni di Pitea, che proseguirono verso il Nord, forse sino all'Islanda. Verso il 1200 a.C. Eratostene usò per primo i paralleli e i meridiani, e stese carte geografiche con principi matematici; nel 44 a.C., per ordine di Cesare, cominciarono le operazioni per il catasto generale dei territori dello Stato romano, ed esse compresero la descrizione e le misure di tutte le province. Nel XII sec., i viaggi in Asia e nell'Oceano Indiano del veneziano Marco Polo aprirono nuovi campi alla ricerca: e alla fine del XV sec. fu scoperto il continente americano. In trent'anni tutta la costa dell'America, dalla Groenlandia al capo Horn, fu esplorata; Magellano navigò per il Pacifico, fece il giro del mondo e aumentò anche le cognizioni sulle terre artiche. Nel XVII sec., gli Olandesi diedero notizia al mondo delle isole australiane, il capitano Cook nei suoi viaggi conobbe la maggior parte delle terre del Pacifico, e, al principio del XIX sec., erano noti i contorni dei continenti e della maggior parte delle isole; ma i quattro quinti della superficie terrestre erano ancora sconosciuti. Alla fine del secolo però immense lacune furono colmate per opera degli esploratori: Lewis e Clarke, Fremont, Pike e Selkirk nell'America del Nord, di Parry, Franklin, dei due Ross, Mac Clure, Kane, Nansen, il Duca degli Abruzzi sulle vie dei poli; di Livingstone, Stanley, Burton, Casati e Bottego nell'Africa; di Yonghusband e Swen Hedin nell'Asia. Ma solo nel nostro secolo si poté raggiungere la completa conoscenza di tutta la superficie terrestre.
"Le carte geografiche" di Alessandro Nangeroni