Città in provincia di Latina, 76 km a Est del capoluogo, a 19 m s/m.
Sorge sulla costa settentrionale del Golfo di Gaeta, sulle pendici dei monti
Aurunci. 36.330 ab. CAP 04023. ● Econ. - Oltre alla produzione agricola
(olivi, alberi da frutta), importante è l'attività industriale, in
particolare nei settori alimentare, chimico, meccanico, dei laterizi.
Frequentata stazione balneare. ● St. - Antica città
(
Formiae) degli Aurunci, fondata secondo il mito dai Lestrigoni o da una
colonia di Spartani, fu molto frequentata come luogo di villeggiatura dai
Romani, che vi costruirono grandiose ville. Inserita nella tribù Emilia
nell'88 a.C. e divenuta colonia sotto Adriano, conobbe grande ricchezza fino
alla tarda età imperiale e decadde in seguito alle incursioni saracene.
Sui resti dell'antica città sorsero i due borghi (Mola e Castellone), che
nel corso del Medioevo si unirono a formare un unico villaggio, da cui ha tratto
origine la moderna città. L'antico nome
F. fu ripreso nel 1862.
● Arte - A causa delle distruzioni subite durante la seconda guerra
mondiale, la città ha un aspetto essenzialmente moderno, ma conserva
resti dei due antichi borghi medievali, la chiesa di Sant'Erasmo, nel rione di
Castellone, e il torrione del XIII sec., nel rione di Mola. Si conservano
ancora, invece, importanti rovine di età romana: resti di un teatro,
parti della cinta muraria, tracce di una villa che secondo la tradizione sarebbe
appartenuta a Cicerone. Nei pressi della città è stata trovata una
tomba di epoca romana, la cosiddetta tomba di Cicerone.