(dal latino
forceps: tenaglia). Med. - Strumento ostetrico a forma di
tenaglia con branche separabili che veniva in passato applicato, nei casi in cui
il parto si presentava difficile, alla testa del feto per estrarlo o per
agevolarne l'uscita dal bacino della madre. Anche se un tipo assai rudimentale
di
f. veniva impiegato fin dall'antichità, la sua invenzione
è attribuita a Peter Chamberlen (1631), un medico inglese che per primo
adottò il sistema delle branche separabili in modo da poterle introdurre
separatamente negli organi genitali materni. In seguito il
f. venne via
via migliorato fino a raggiungere la forma odierna. Esistono diversi tipi di
f., tra cui quello a branche parallele e quello a branche incrociate.
L'uso del
f. era indicato in particolare quando le condizioni erano tali
da mettere in pericolo la vita della madre o quella del feto, purché si
ritenesse che l'accelerazione del parto risultasse vantaggiosa ai fini del buon
esito del parto stesso. Inoltre, la testa del feto doveva essere già
impegnata e non dovevano esserci ostacoli legati alla conformazione del bacino
della madre. Il
f., molto diffuso in passato, viene oggi impiegato sempre
più di rado, poiché si ritiene possa provocare danni sia alla
puerpera che al nascituro.