Tecn. - Termine generico per indicare qualsiasi impianto a fune preposto al
trasporto di persone o cose, in cui uno o più veicoli si muovono
agganciati a funi metalliche, dette portanti, tese fra due stazioni aventi
differente altitudine. Quando il percorso abbia una certa lunghezza, sono
previsti sostegni intermedi per le funi. I veicoli in movimento sono collegati
fra loro da ulteriori funi metalliche attraverso le quali viene trasmesso lo
sforzo motore, quando prevale il carico in salita, oppure lo sforzo frenante,
quando prevale il carico in discesa, grazie ai quali è possibile
mantenere una velocità di marcia prestabilita e regolare. In relazione
alla tipologia dei veicoli in movimento si possono distinguere vari impianti:
seggiovie, cabinovie, teleferiche, ecc. ║
F. bifune o
a va e
vieni: presenta due vie di corsa rettilinee e parallele, composte da una
fune portante a tratto unico (di spessore variabile, in relazione al carico
previsto, fra i 32 e i 65 mm) e da un carrello a bilancieri con ruote gommate
cui è fissata, mediante uno snodo rigido, la cabina. Questa è
munita di finestrini e di porte laterali d'accesso e ha una portata di
viaggiatori relativa alle sue dimensioni. La fune di ciascuna corsia è
ancorata in una stazione e collegata nell'altra a un contrappeso scorrevole,
sito in un pozzo, che permette il mantenimento di una sollecitazione costante e
programmata delle funi, indipendentemente dal carico viaggiante su di esse. I
due veicoli corrono sfasati sulle rispettive corsie, in modo che quando uno sia
alla stazione a monte l'altro si trovi in quella a valle. Le cabine, inoltre,
sono collegate fra loro da altre funi metalliche che, collegandosi con i capi ai
rispettivi carrelli, costituiscono due semianelli. La fune del semianello
rivolto alla stazione motrice è detta fune traente, l'altra fune zavorra.
Ogni veicolo è dotato di un impianto autonomo di frenaggio, localizzato
sul carrello, in modo da garantire l'arresto anche in caso di rottura
dell'anello traente che annulli i dispositivi di sicurezza della stazione
motrice. Si tratta di mascelle, a funzionamento automatico ma anche a comando,
che agiscono direttamente sulla fune portante. Una terza fune (detta di
soccorso) permette in caso di necessità il recupero della cabina. La
velocità massima di questo tipo di impianti è di 12 m/sec e,
recentemente, la costruzione di modelli a doppia fune portante ha consentito di
realizzare cabine con portata di 150 persone. ║
F. monofune o
a
senso unico di marcia: si distingue dalla precedente perché
costituita da una serie di veicoli in movimento su un'unica linea di marcia,
fissati per mezzo di morse ad una fune, insieme portante e traente, che realizza
in un unico tratto l'anello trattivo. Se l'agganciamento dei veicoli è
fisso, la velocità è di circa 2,5 m/sec e il moto discontinuo per
consentire la fermata degli stessi alle stazioni. Nel caso di disserramento
delle morse all'arrivo, la velocità raggiunge i 5 m/sec. Le monofune
corrono ad altezze modeste e prevedono numerosi sostegni lungo la linea.
Illustrazione schematica del funzionamento di una funivia: A monofune B bifune