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Frustrazióne.

Impedimento esterno alla soddisfazione di un bisogno o di un desiderio. La f. è lo stato di chi si sente ostacolato, impedito, deluso, uno stato normale nello sviluppo dell'Io sociale che solo accentuandosi diventa patogeno. Comunque, secondo Freud, nella f. risiede la causa più immediata dell'insorgenza di una malattia nervosa. La presente civiltà impone, quali condizioni preliminari per il progresso, costrizioni tali da rendere la f. uno stato naturale dell'uomo contemporaneo, così che solo al di là di una certa soglia d'intensità essa viene considerata patologica. Dato questo stato di cose, l'interesse per gli stati depressivi da f. tende a spostarsi dall'ambito più propriamente psicologico e psicopatologico a quello della ricerca sociale. Ogni impedimento, interdizione e interferenza esterna, dalla più piccola alle più grandi, provocano una f. Come manifestazioni si possono avere delle risposte sostitutive, ossia azioni che tendono a ridurre l'intensità del desidero impedito. Per esempio, una risposta sostitutiva può essere quella di accendere una sigaretta o masticare una caramella in attesa di un pasto ritardato. Un'altra risposta alla f. è l'aggressione e, come tale, vanno considerati non solo gli atti di violenza fisica, ma anche le offese verbali e le fantasie o i sogni di rivalsa. Così, un bambino la cui funzione nutritiva non soddisfi il suo bisogno di succhiare, può maturare un comportamento aggressivo o, più frequentemente, trovare soddisfazione nel succhiarsi il dito o altri oggetti.