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Friuli.

Regione storico-geografica dell'Italia nord-orientale compresa fra la Livenza, le Alpi Carniche, le Alpi Giulie, il Timavo e l'Adriatico. Corrisponde al territorio della provincia di Udine. Il nome deriva da Forum Iulii, centro commerciale fondato dai romani nel I sec. a.C. La popolazione parla il friulano (o ladino orientale), antica lingua neolatina. Il territorio del F., con parti delle antiche province di Trieste e Gorizia, forma la regione amministrativa autonoma del Friuli-Venezia Giulia (dal 1963), costituita come regione nel 1947. ● St. - Abitato nelle età più remote da genti liguri, di cui sono tracce nelle grotte di Villanova e di Tarcento, poi veneto-illiriche, il F. verso il 400 a.C. fu invaso dai Celti: nel 181 a.C. colonia romana di Aquileia, divenne centro di civiltà per tutta la regione e, nella prima metà del III sec. sede episcopale. Con le migrazioni barbariche, a capo della regione friulana si pose il Forum Iulii (Cividale), divenuto una fortezza chiave: ma ogni difesa fu spazzata via dai Longobardi, che a Cividale crearono un potente ducato. All'inizio del VII sec., un'invasione avarica ebbe il sopravvento per qualche tempo sulla città. Dopo la caduta di Desiderio il F. fu organizzato come marca, e vi furono posti come feudatari i Franchi. Spopolato dall'invasione ungara, divenne una semplice contea facente parte della marca di Verona, unita poi da Ottone I alla marca di Carinzia. L'importanza strategica della regione favorì, nell'XI sec. il ricostituirsi di uno stato che durò dal 1077 al 1420, promuovendo, contro la feudalità, il sorgere di comuni (Udine). Ma la rivalità di queste città con i da Carrara promosse l'intervento dei Veneziani, che mirarono ad unificare il F. La dominazione veneziana, anche se non realizzò grandi iniziative nell'industria e nell'agricoltura, dette una fortissima impronta alla regione. Dopo la conquista francese del 1797, fu ceduto all'Austria con il trattato di Campoformio. La dominazione austriaca iniziatasi fu sentita con ostilità: prova ne fu l'ostinata resistenza (1848) delle fortezze di Palmanova e di Osoppo, nonché di Udine. Nel 1864, scoppiarono di nuovo alcuni moti rivoluzionari; il F. udinese fu unito all'Italia nel 1866, la provincia goriziana nel 1918.
Udine: scorcio del centro