Centro in provincia di Avellino, 43 km a Nord-Est del capoluogo; è
situato a 911 m s/m., tra le valli dell'Ufita e del Fredane. Agricoltura
(produzione di frumento, uva, castagne); artigianato. La cittadina, con ogni
probabilità già abitata in epoca romana, fu sede vescovile fino al
pontificato di Leone X (XVI sec.). Distrutta dai Saraceni nel IX sec., poi da
Ferdinando d'Aragona nel 1496, divenne successivamente feudo dei Gesualdi, dei
Filangieri e dei principi di Avellino. Subì notevoli danni in seguito al
terremoto del 1980. 4.170 ab. CAP 83040.