Lavorazione eseguita con la fresatrice, macchina utensile per la lavorazione dei
metalli, che adopera come organo di lavoro la fresa. Il moto di lavoro consiste
nella rotazione della fresa attorno al proprio asse, per cui il moto di
alimentazione, spesso assai complesso, si deve imprimere all'oggetto in
lavorazione. Il portaoggetti è fatto di diverse slitte e congegni, talora
molto complicati; in alcuni tipi però anche l'utensile si sposta rispetto
all'oggetto. La velocità periferica della fresa, o velocità di
taglio, deve essere stabilita in base a un grande numero di variabili (materiale
da lavorare, materiale di cui è fatta la fresa, elementi del taglio,
finitezza del lavoro, potenza disponibile, ecc.) quindi è necessario che
la velocità di rotazione del mandrino portautensili possa essere variata
entro larghissimi limiti. Le frese sono perciò provviste di un cambio di
rapporti, che va da una semplice trasmissione conopuleggia, sulle più
semplici, a sistemi di rotismi comandati dall'esterno mediante leve e combinati,
in alcuni casi, con la variazione della velocità del motore elettrico che
aziona la macchina. Il moto di alimentazione è generalmente dipendente
dal moto di lavoro, con rapporto variabile, in modo da ottenere l'avanzamento
più opportuno: esso è talora indipendente e ottenuto anche con
motore separato: in talune frese moderne tale moto è a comando idraulico,
talvolta ottenuto mediante dispositivi a copiare.