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Fresa.

Utensile per lavorazioni meccaniche (usato anche per l'abbattimento di minerali), costituito da un solido di rotazione sulla cui superficie sono simmetricamente distribuiti due o più taglienti i quali, allorché l'utensile ruota uniformemente intorno al proprio asse, vengono successivamente e periodicamente a contatto con il pezzo in lavorazione, asportando materiale sotto forma di trucioli discontinui. La varietà di f. riscontrabile nella tecnica risulta da vari parametri: forma del solido di rivoluzione (si hanno f. cilindriche, f. a disco se di piccolo spessore rispetto al diametro del cilindro; f. a gambo se il disco di piccolo diametro è a corpo unico col gambo; f. coniche, f. biconiche; f. a tubo, f. a bottone, ecc.); andamento dell'asse del dente (diritto o elicoidale); disposizione del profilo tagliente dei denti (f. tangenziale se i taglienti sono periferici, f. frontali se i taglienti giacciono su superfici normali all'asse della f. sagomate); numero dei lati attivi (a 1,2,3 tagli); destinazione e tipo di lavorazione (f. per incavi, scanalature, maschi, sedi di chiavette, dentature; f. a sgrossare, a finire, a spianare, ecc.). Un tipo speciale di f. è il creatore che ha i taglienti distribuiti su eliche cilindriche e serve per il taglio di ruote dentate. Le f. si ottengono da blocchetti di acciaio rapido o di lega speciale portati alla forma opportuna mediante tornitura, intagliando in essi i denti mediante fresatura e passando l'utensile ai trattamenti di finitura. I denti possono avere il profilo a "dente di sega" con affilatura al dorso, e risultano ancora piccoli e numerosi; oppure il cosiddetto profilo "invariabile", con affilatura anteriore e sono ancora più grossi e radi. Nel caso di grosse f. i denti sono costituiti da lame di leghe speciali riportate nel corpo dell'utensile. Più f. diverse possono infine essere accoppiate vicine sullo stesso albero al fine di eseguire profili di particolare complessità. Secondo le norme UNI, la classificazione delle f. viene stabilita in relazione alla qualità del materiale che deve essere lavorato, e precisamente: f. di esecuzione N, per la lavorazione di acciai da costruzione di ghisa grigia, di metalli non ferrosi di media durezza; f. di esecuzione D, per la lavorazione di metalli tenaci o di grande durezza; f. di esecuzione T, per la lavorazione di materiali (anche non metallici) malleabili e molto teneri. Nelle miniere, per l'abbattimento di minerali da ridurre in piccoli grani, si adoperano grosse f. costituite da dischi muniti di punte, riunite in serie su uno stesso albero in modo da interessare una certa profondità di scavo.