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Francobollo.

Marca, per lo più in forma di rettangolo di carta, figurata sul retto e gommata sul retro, che si applica specialmente alle corrispondenze da spedire per posta, come tassa pagata. ║ F. postale: rappresenta il pagamento della tassa di spedizione, avvenuto per mezzo della posta. Prima dell'introduzione dei f., l'importo della spedizione postale era pagato direttamente alla Posta, e di solito dal destinatario. Nel 1653, Valayer creò un biglietto di porto pagato, che veniva unito alla lettera da recapitare. Nel 1818, nel regno di Sardegna, furono emessi dei fogli bollati, che servivano di involucro alle corrispondenze. L'uso dei f., su proposta (1837) di Rowland Hill, cominciò in Inghilterra nel 1840. La dentellatura, proposta da Henry Archer nel 1847, fu adottata dalle Poste inglesi nel 1853 e, in seguito, dalle altre. I f. sono venduti e fabbricati dallo Stato. I f. italiani sono di varie specie e prezzo, secondo l'uso: ordinari, per raccomandate, assicurate, espressi, posta aerea, ecc. In occasione di ricorrenze civili, patriottiche, ecc., le amministrazioni postali emettono f. commemorativi, da usare come gli ordinari. Per la spedizione di corrispondenza e stampe in gran quantità, si può pagarne il porto, a mezzo conto corrente, all'ufficio postale.