Procedimento di stampa classificato comunemente come planografico, ma da
considerarsi più propriamente fra i procedimenti compositi e speciali.
È impiegato per la riproduzione di originali a tono continuo modellato
monocromi o policromi con forme in gelatina su lastra di vetro ottenute mediante
fototrasporto di un negativo non retinato. La stampa viene eseguita con macchine
pianocilindriche simili a quelle litografiche, ma provviste di due rulli
inchiostratori, uno rivestito in cuoio, l'altro con pasta di gelatina, sui quali
vanno applicati a mano inchiostri di diversa consistenza. La produzione oraria
è di circa 100 copie, la tiratura possibile con una forma è di
circa 1.500. In pratica la
f. (detta anche
collografia) è
l'unico sistema di stampa che riproduce mezze tinte effettivamente tali, a meno
che non si consideri come procedimento di stampa anche la stampa fotografica al
bromuro d'argento. Il settore che si avvantaggia maggiormente della
f.
è quello delle edizioni scientifiche, di storia dell'arte o di
archeologia in cui occorre una riproduzione esatta e completa dei
dettagli.