Sorte, destino. In particolare, sorte propizia. ● Mit. - Antica
divinità romana, corrispondente alla greca
Tyche, la dea del
destino. Veniva raffigurata come una donna bendata, con in mano il timone della
vita e la sfera, simboleggiante la mutabilità degli eventi. Per certi
lati, assimilabile alla
f. è anche
Kairòs, la
divinità greca che personificava l'opportunità, il momento
propizio, raffigurato come un giovinetto fornito di ali ai piedi, calvo sulla
nuca e con un ciuffo di capelli in fronte. Ciò per significare che il
momento propizio va colto al volo, perché la
f., come il nume
Kairòs, si lascia afferrare solo per il ciuffo e con
rapidità e destrezza può sfuggire. La dea
F. era
considerata arbitra del destino degli uomini ai quali distribuiva ciecamente ora
felicità, ricchezza e benessere, ora infelicità e sventure. Sembra
che a Roma il culto della
F. risalisse a Servio Tullio. Essa veniva
celebrata con nomi e forme diverse:
F. primigenia o
publica; F.
virilis; F. muliebris; ecc. I maggiori centri di culto si trovavano, oltre
che a Roma, a Preneste e ad Anzio.