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Foronomìa.

Scienza che studia le modalità di efflusso dei liquidi da luci aperte nelle pareti o nel fondo dei recipienti che li contengono. Le luci si possono distinguere in due categorie: luci a battente e luci a stramazzo. Si possono definire come luci a battente quelle luci che presentano il contorno completamente sommerso dal pelo libero del liquido nel recipiente. Possono essere a spigoli vivi quando hanno il bordo tagliente od in parete grossa quando sono ricavate da pareti di notevole spessore, con tubo addizionale esterno od interno (tubo di Borde). Possono inoltre essere libere o rigurgitate a seconda che il getto affluisca direttamente nell'atmosfera o che penetri in un altro liquido in quiete. Esaminando la vena di liquido che effluisce si nota che questa esce con la stessa sezione del foro, ma subito dopo il getto si restringe assumendo una sezione minore detta sezione contratta (W C). Se l'efflusso è libero, la pressione che si ha nella sezione contratta è pari alla pressione atmosferica, mentre se l'efflusso è rigurgitato, la pressione è, in ogni punto, proporzionale all'affondamento. Si può determinare la velocità media di efflusso nella sezione contratta, per un liquido perfetto, con la formula di Torricelli: v=42gh, che si ottiene dal teorema di Bernoulli quando la velocità del pelo libero che si abbassa si può considerare uguale a zero e la contrazione è perfetta su tutto il perimetro. Nella formula h rappresenta il carico, se l'efflusso è libero, od al dislivello tra i peli liberi se l'efflusso è rigurgitato, g è l'accelerazione di gravità. Si hanno luci a battente in parete spessa o con tubi addizionali quando lo spessore della parete od il tubo sono maggiori di 2,5 volte il diametro della luce. In questo caso la portata di liquido che esce è maggiore del caso di luci in parete sottile in quanto non si verifica la contrazione della vena. Si definisce luce a stramazzo quel tipo di efflusso in cui il pelo libero del liquido è tale da non occupare tutta la superficie del foro, si ha pertanto che il liquido nella parte superiore è a contatto con l'atmosfera. Anche queste possono essere in parete sottile (Bazin) o in parete grossa (Belange). Entrambi trovano pratica applicazione come misuratori di portata. Possono essere con o senza contrazione laterale del getto; si ha contrazione laterale quando la larghezza della soglia è minore della larghezza del canale alimentatore. Lo stramazzo in parete sottile trova pratica applicazione nella costruzione degli sfioratori delle dighe. Il profilo che soddisfa alle esigenze di uno sfioratore (azione statica dell'acqua tracimante nulla in special modo azione dovuta ad una depressione) è il cosiddetto profilo Creagher che coincide appunto con il profilo di una vena liquida che tracima da uno stramazzo in parete sottile. Il profilo da assegnare allo sfioratore, al fine di evitare che la corrente d'acqua crei su di esso delle depressioni, può essere determinato mediante la relazione: y/h = 0,47: x/h : 1,8 ove x e y sono gli assi di riferimento indicati in figura.