Ling. - Che concerne il fenomeno della fonazione. ║
Grafia, ortografia,
scrittura f.: quella i cui segni rappresentano suoni singoli e non sillabe
né concetti (in questo senso è
f. qualsiasi scrittura
alfabetica); quella i cui segni rappresentano la pronunzia attuale della lingua
e non un suo stato precedente; quella i cui segni corrispondono con particolare
rigore, sulla base di criteri scientifici, a una realtà
f. ║
Leggi f.: secondo Schleicher e la scuola neogrammatica dell'ultimo
Ottocento, i suoni di una lingua o di un dialetto si svolgono secondo leggi
costanti, chiamate appunto leggi
f. Tali leggi, concepite come leggi
fisiche o chimiche, non ammettono eccezioni, e le apparenti eccezioni si
spiegano con l'azione di leggi diverse o di incroci dialettali, e soprattutto
con l'influsso di associazioni mentali analogiche. A questa teoria, difesa
soprattutto da Leskien nel campo delle lingue slave, e da Brugmann e Osthoff nel
campo delle lingue classiche, si opposero molti linguisti e scuole linguistiche
dell'ultimo Ottocento, e infine la scuola idealistica del primo Novecento.
Queste scuole rivendicano il carattere individuale e storico di ogni innovazione
linguistica, e ricercano le cause di ogni innovazione linguistica in fattori
anch'essi individuali e storici come l'azione dei sostrati, o in fatti
psicologici, come la comodità, la brevità, o strettamente
linguistici, come la funzionalità distintiva di ogni suono e di ogni
voce.