Ling. - Ramo della linguistica che studia i caratteri distintivi dell'emissione
dei suoni. Si distingue in
fonetica (studio dei caratteri della
fonazione) e
fonematica (studio delle unità distintive di un
sistema linguistico). Le scienze ausiliarie della fonetica sono considerate
l'anatomia, la fisiologia, la matematica e la psicologia. Il metodo di queste
scienze è di carattere empirico-sperimentale e si giova dei più
recenti progressi della ricerca scientifica e dei nuovi strumenti dei quali si
è giunti ad avvalersi nel lavoro di indagine. I primi studi di fonetica
furono effettuati dagli antichi Indiani che, per le caratteristiche di
trasmissione orale del loro patrimonio culturale, si preoccuparono che non
avvenissero trasformazioni o degenerazioni dei testi sacri. Nel IV sec. a.C. si
giunse alle prime trascrizioni fonetiche e grammaticali e ai primi lavori di
descrizione del processo linguistico. Successivamente, anche Greci e Romani
svilupparono una serie di studi di carattere linguistico i cui maggiori vertici
furono raggiunti dalla
Poetica di Aristotele. Tali studi, interrotti nel
corso dell'epoca medievale, vennero ripresi nel Rinascimento italiano
principalmente ad opera di G. G. Trissino e di G. Bartoli. Lo studio della
fonetica si estese alla Francia e nel 1668 il Cordemoy diede, con il suo
Discorso sulla parola, il primo esempio di trattazione organica
dell'argomento. Il limite nazionale degli studi fonetici venne successivamente
superato dal tedesco Brucke che studiò secondo un criterio comparativo le
articolazioni strutturali delle principali lingue moderne. Nella seconda
metà del XIX sec. la scoperta di più moderni strumenti per
l'indagine del funzionamento delle corde vocali permise di compiere sostanziali
passi avanti nello studio dei processi della fonazione. Vennero esaminati, per
mezzo del laringoscopio e del diapason, il tono delle cavità boccali e
gli elementi di formazione del suono. In seguito si vennero determinando altri e
più perfezionati strumenti di lettura del linguaggio tra i quali
l'analisi elettroacustica ha un posto fondamentale. Accanto a questo genere di
studi si è sviluppata anche la
fonetica storica, disciplina
scientifica che tende alla definizione di una serie di leggi fonetiche che siano
uniche per ogni sistema linguistico che venga preso in esame. Nel 1928, per
iniziativa di studiosi quali Roman Jacobson e Trubezkoy, venne fondata una
disciplina cui venne dato il nome di
f. e che si identifica attualmente
con la fonematica. Questo gruppo di studiosi si proponeva di riportare il
momento della fonazione all'interno dei sistemi linguistici. Successivamente le
intuizioni di questi studiosi vennero allargate e determinate con maggiore
organicità dai lavori dello svedese Malmberg e del francese
Martinet.