Nome comune dei carnivori pinnipedi della famiglia Focidi, con l'esclusione
degli appartenenti al genere Mirounga (gli elefanti di mare). Le
f. sono
caratterizzate dagli arti posteriori pinniformi assai ridotti, sempre rivolti
all'indietro e, pertanto, incapaci di partecipare attivamente alla progressione
sul terreno. Tutte le dita sono provviste di unghie; la dentatura comporta 30-34
denti. Il manto degli adulti è privo di lanetta, propria solo dei
giovanissimi, che rende pregiata la pelliccia delle
f. in tenera
età, le quali pertanto sono soggette a barbari massacri. Oltre che per la
pelliccia le
f. sono cacciate anche per l'olio che si estrae dal grasso
sottocutaneo. La
f. comune (
Phoca vitulina), detta anche cane
marino, è propria delle acque costiere degli oceani dell'emisfero
settentrionale: di colore variabile, ha manto grigio biancastro o
grigio-giallastro, maculato ma senza striscie; è lunga da 1,50 a 1,95 m e
pesa sino a 150 kg; vive in branche e compie migrazioni, risalendo anche grandi
fiumi; può rimanere sommersa fino a 15 minuti. La
f. dagli anelli
(
Pusa ispida) è più scura e si distingue per macchie e
striscie a forma di anello; lunga sino a 1,85 m (talora assai meno) pesa sino a
110 kg; ha distribuzione artica, ma si trova anche nel Baltico e in qualche lago
interno. Vive isolata o in piccoli gruppi e può restare immersa anche 20
minuti. Affini sono
Pusa sibirica e
Pusa caspica, esclusive
rispettivamente del Lago Bajkal e dal Mar Caspio. La
f. fasciata vive nei
mari di Bering, di Okhotsk e in quelli del Giappone: è caratterizzata da
due larghe macchie giallastre sui fianchi. La
f. della Groenlandia
(
Pagophilus groenlandicus) può arrivare a 2,20 m di lunghezza e
pesare 180 kg: ha livrea grigio-brunastra, più o meno giallastra, con
diverse macchie su collo e fianchi: frequenta in gruppi molto numerosi i ghiacci
artici a Nord dell'Europa e presso la Groenlandia; è la
f. che
nuota meglio e può stare immersa anche mezz'ora. La
f. carcinofaga
(
Lobodon carcinophagus) deve il suo nome al fatto che si nutre
prevalentemente di crostacei; ha diffusione australe e si caratterizza, tra
l'altro, per l'eccezionale conformazione dei denti, avendo mascellari con corone
a tre punte ricurve nel bordo posteriore. Diffuse nei mari australi sono: la
f. di Ross, capace di profonde immersioni: la
f. leopardo, a
livrea tipicamente maculata e accanita predatrice di giovani
f. e di
pinguini: la
f. di Weddel, lunga oltre due metri, dalla pelliccia color
cenere con sfumature giallicce. Tra le
f. monachine è molto
importante la
f. monaca (
Monachus monachus), l'unico pinnipede del
Mediterraneo, diffusa, con non più di 500 capi, dal Mar Nero alle coste
atlantiche del Marocco: in Italia si trova in alcuni tratti delle coste sarde e
della Sicilia occidentale e forse in qualche isola; lunga circa 3 m, ha pelo
nerastro sul dorso, bianco giallognolo sul ventre. La
f. dal cappuccio
è lunga sino a 3,50 m e pesa oltre 400 kg; ha manto grigio giallastro con
maculazione bruna ed è caratterizzata dall'insolito naso che può
essere gonfiato nei maschi come una grossa vescica sormontante la fronte; vive
nell'Atlantico boreale e nel Mar Glaciale Artico. Infine vanno ricordate la
f. grigia o
alichero e la
f. barbata o
erignato. Dal
grasso sottocutaneo delle
f. si ricava un olio contenente notevoli
quantitativi di acido palmitico, usato per impermeabilizzare le pelli e in
profumeria.
Colonia di foche
Primo piano di foca