Stats Tweet

Fobìa.

Paura o ripugnanza irrazionale e angosciosa. Si tratta di una forma patologica del normale meccanismo di difesa della paura, dalla quale, però, la f. si distingue per la sua irrazionalità e per essere assolutamente sproporzionata rispetto alle circostanze che la determinano. L'individuo affetto da f. è consapevole dell'infondatezza dei propri timori, ma non riesce a controllarli. Le più comuni sono: l'agorafobia (angoscia della strada o paura dei luoghi aperti), la claustrofobia (paura dei luoghi chiusi), la patofobia (paura delle malattie), la tanatofobia (paura della morte). Ma numerose altre sono le paure irrazionali, classificabili come f.; alcune si manifestano in forme molto lievi e sono largamente diffuse, come per esempio la paura dell'acqua, dell'altitudine o la ripugnanza per certi animali, particolarmente insetti, vermi, ragni, rospi, ecc.; altre possono presentarsi in forme gravi e sono comuni ai malati d'isterismo e d'angoscia. Le f. rappresentano uno dei maggiori sintomi della nevrosi ossessiva, per quanto non manchino le f. di natura isterica. Anche l'isterismo d'angoscia si manifesta, infatti, soprattutto attraverso le f. Vi sono nevrotici che sono continuamente angosciati, agitati da un'ansietà continua. In certi casi gli stati ansiosi sono cronici, in altri si manifestano invece con accessi improvvisi, con un vero parossismo d'angoscia. Quest'angoscia morbosa è, secondo Freud, la paura di se stessi, il terrore della coscienza di fronte agli impulsi che salgono dall'inconscio. Cioè, in sostanza, "nelle f. viene sostituito solo un pericolo esterno con un altro". Freud distingue due gruppi caratterizzati dall'oggetto della paura: 1) f. comuni: paura esagerata delle cose che tutti un po' temono, come la notte, la solitudine, la morte, le malattie, i pericoli in generale, i rettili, ecc.; 2) f. specifiche: paura di circostanze speciali che non ispirano nessun timore all'individuo sano, come l'agorafobia o la claustrofobia. Comunque, rileva ancora Freud, il punto centrale del problema delle f. è che esse non si presentano affatto quando la vita sessuale dell'individuo è normale. In quanto originate dalla repressione degli istinti, le f. infatti insorgono generalmente in seguito a tentazioni, atti, pensieri sessuali repressi e al conseguente senso di colpa che colpisce soprattutto quegli individui influenzati da un'educazione particolarmente repressiva. Pur potendo essere varie e molteplici, le cause prime di una f. vanno comunque sempre ricondotte ai conflitti affettivi della prima infanzia.