Stato (151.670 kmq; 14.399.980 ab.) confederato degli Stati Uniti d'America.
Capitale: Tallahasse. Il suo territorio comprende l'allungata penisola omonima
compresa tra l'Oceano Atlantico e il golfo del Messico, la quale termina a Sud
con l'arcuata serie delle Florida Keys, che fanno da ponte con l'isola di Cuba.
La popolazione è per oltre il 2,3% bianca (prevalgono per origine i
Cubani, gli Italiani, gli Inglesi, i Russi) e per il resto negra. I centri
maggiori si trovano sulle coste o non lungi da esse, in ampi estuari: Miami,
Jacksonville, Tampa, St. Petersburg. ● Geogr. - Paese piattissimo,
è formato da deposizioni marine terziarie e quaternarie continentali, ma
che poggiano su di un basamento calcareo più antico, ricoperto da
arenarie, argille, sabbie, nel quale si è creata una fittissima rete
idrografica in parte di natura carsica. Numerose sono le sorgenti e i laghi,
soprattutto nel centro della penisola chiamato
Lake Region, mentre una
vasta area acquitrinosa, in parte in via di bonifica, si estende nella parte
meridionale (
Everglades); al margine Nord di essa si trova il grande lago
Okeechobee. Il clima è di tipo subtropicale o tropicale. La
piovosità è notevole: non infrequenti i cicloni. ● Econ. -
La
F. è eminentemente agricola; è importante, più
che per i prodotti cerealicoli (riso, granturco), per le produzioni
specializzate: specialmente pompelmi e aranci. È stata intrapresa da
qualche decennio l'acclimatazione di frutti tropicali come l'ananas; vaste
superfici sono occupate da colture di tabacco, di cotone e dell'
Aleurites
Fordii dell'Asia, che dà un olio essiccativo. Importante anche
l'allevamento, specie di suini e di bovini. Intensa la pesca. La maggiore
risorsa in fatto di giacimenti minerari è data dai fosfati. L'industria
invece non ha molto rilievo. La buona frequenza di boschi alimenta la
lavorazione del legno. Oltre alla rete ferroviaria molto sviluppata, notevoli
sono le comunicazioni interne per via d'acqua. ● St. - La scoperta (1513)
della penisola si deve a Juan Ponce de Leon, ma il vero conquistatore della
regione, in favore della Spagna, fu Pedro Menéndez de Avilés, che
nel 1565 fondava Sant'Agostino, dopo aver distrutto una colonia di profughi
ugonotti francesi. Dopo la guerra dei Sette anni (1763), gli stanziamenti
spagnoli e francesi lungo il golfo del Messico, a Est del Mississippi, passarono
sotto gli Inglesi. Il trattato di Parigi (1783), che li restituiva alla Spagna,
non poté distruggere l'influenza inglese, e dopo l'occupazione americana
durata un triennio (1810-13), l'impotenza spagnola a difendere i confini dalle
incursioni degli Indiani Creek in Georgia e Alabama portò a una guerra di
frontiera che Jackson concluse con l'annessione della
F. agli USA (1819).
Nel 1868, dopo la guerra di Secessione, venne adottato e ratificato un nuovo
statuto, per cui lo Stato prese il suo posto definitivo nell'Unione.