Città della Toscana, capoluogo di provincia sulle due rive dell'Arno. A
Nord-Est risale le prime pendici delle colline di Careggi, Fiesole e Settignano;
a Sud, quelle di Arcetri e di Bellosguardo. Lo sviluppo urbanistico recente,
tende nella direzione di Sesto e di Prato, dove sono localizzati i quartieri
industriali. 380.060 ab. CAP 50100. ● Econ. - L'economia cittadina si
fonda principalmente sul turismo, sulle industrie tessili, dell'abbigliamento,
metalmeccaniche, ottiche, chimiche, farmaceutiche, del vetro e della ceramica e
artigianato (merletti, oreficeria, lavorazione della paglia). ● St. -
Colonia romana, fu fondata al centro delle vie che dalla Via Tiberina e dalla
Val d'Arno risalgono l'Appennino. Divenne prima municipio, poi colonia
cesariana. Devastata dai barbari, rinacque sotto Carlo Magno, e divenne feudo
dei marchesi di Toscana. Costituitasi a Comune nel Xll sec., stabilì
gradatamente la sua egemonia sui centri vicini. L'uccisione di Buondelmonte dei
Buondelmonti (1215), creò i due partiti degli
Amidei e degli
Uberti, ghibellini, e dei
Buondelmonti, guelfi, che si
combatterono accanitamente per tutto il XIII sec. Malgrado queste violente
lotte, la città si arricchì con i commerci, ed estese la sua
potenza, vincendo Pisa, Siena, Pistoia, Volterra ed Arezzo. Con la vittoria di
Montaperti (1260), i profughi ghibellini, con a capo Farinata degli Uberti
rientrarono nella città: caduti gli Svevi, trionfò di nuovo la
parte guelfa, appoggiata dai ceti popolari.
F. guelfa vinse Siena nella
battaglia di Colle (1267) ad Arezzo ed i ghibellini in quella di Campaldino
(1289), riuscendo, così, ad estendere la sua egemonia su buona parte
della Toscana. Contro un ritorno al potere dei ricchi e dei nobili insorse il
popolo con gli ordinamenti di giustizia di Giano della Bella (1293), che
affidò il governo della repubblica alle corporazioni artigiane, nelle
quali però, prevalse il cosiddetto
popolo grasso. Nel 1300, i
Guelfi si scissero in due nuovi partiti: Bianchi e Neri, capitanati i primi dai
Cerchi, i secondi dai Donati: questi prevalsero, con l'aiuto del papa e
cacciarono dalla città i capi avversari, tra cui Dante Alighieri. Nel
1346, un avventuriero francese, Gualtieri di Brienne, ottenne la signoria di
F. a vita, ma per il suo malgoverno fu cacciato dalla città con
un'insurrezione popolare. Ripresero le lotte intestine: il cosiddetto
tumulto
dei Ciompi (1378) insediò gonfaloniere della città il lanaiolo
Michele di Lando, e mise il governo del Comune nelle mani del
popolo
minuto. Ma, nel 1382, salì nuovamente al potere l'oligarchia, con gli
Albizzi, cui successero i Medici, con a capo Cosimo il Vecchio, fondatore della
dinastia medicea, che tenne il governo di
F. fino al 1737, salvo le
interruzioni dal 1494 al 1512 e dal 1527 al 1530. Estinta nel 1737 la famiglia
Medici, il Granducato passò ai Lorena, che lo tennero fino alla sua
unione con l'Italia (1860), di cui
F. fu capitale dal 1865 al 1871, salvo
il periodo del dominio francese (1799-1815). ║
Assedio di F.:
assedio posto a
F. da Carlo V, nel 1529, per soddisfare all'accordo
stipulato con il papa Clemente VII. Malgrado i tentativi di liberazione dei
Fiorentini, fra cui gli atti eroici compiuti dal patriota Francesco Ferrucci,
nel 1530,
F. dovette firmare i patti della resa, che la sottoponeva
nuovamente alla signoria dei Medici. ║
Concilio di F.: concilio
convocato nel 1055 da papa Vittore II: confermò le sanzioni disposte in
precedenti concili contro il clero simoniaco e concubinario. ║
Concilio
ecumenico di F.: aperto a Ferrara nel 1438, l'anno dopo fu trasferito a
F., dove si protrasse fino al 1442. Proclamò l'unione della Chiesa
greca con la latina. Il concilio ebbe importanti conseguenze nel campo
culturale, perché il contatto con i Greci diede notevole impulso
all'Umanesimo; e in quello teologico, perché i decreti dogmatici
stabilitivi fornirono il modello per le unioni future ed influirono, in parte,
sulle definizioni del concilio di Trento. ║
Trattati di F.:
denominazione data a tre trattati conclusi a
F. in epoche diverse. Il
primo, concluso nel 1171 tra
F. e Pisa, assicurò alla prima
vantaggiosi privilegi commerciali, ed esenzioni doganali. Il secondo, concluso
nel 1557 tra Cosimo I duca di
F. e Filippo II re di Spagna, riconobbe al
duca il diritto di dominio su Siena, eccettuati i Presidi, che rimasero agli
Spagnoli. Il terzo trattato di pace (1801) fu stipulato tra Napoleone primo
console ed il re di Napoli Ferdinando IV; lasciò a quest'ultimo il Regno
di Napoli, in cambio dell'evacuazione dello Stato romano da parte delle truppe
napoletane, della rinunzia ad ogni dominio in Toscana, della chiusura dei porti
alle navi inglesi, dell'indulto generale per i condannati politici e del
mantenimento, a spese del Regno, di un corpo d'occupazione francese nell'Abruzzo
e nel Leccese. ║
Tregua di F.: conclusa nel 1438 tra Filippo Maria
Visconti, duca di Milano e
F., che si impegnò a sospendere per tre
anni la guerra contro Lucca. ● Urban. - Fondata da Cesare, come colonia,
alla confluenza dell'Arno con il Mugnone,
F. conservò la pianta
rettangolare a maglie reticolari della città romana, per tutto il
Medioevo; nel 1172, con l'erezione della seconda cinta di mura,
F. si
estese anche sulla riva sinistra dell'Arno, a cui la collegarono numerosi ponti.
Tra questi, il più noto è il Ponte Vecchio, con i caratteristici
negozi di orafi. Tra il 1284 e il 1333 fu costruita la terza cerchia. Nel 1348,
il rapido propagarsi di un'epidemia di peste decimò gli abitanti della
città. Lo sviluppo moderno della città e la ripresa
dell'incremento demografico datano dal periodo in cui
F. fu capitale del
Regno (1865-71). ● Arte - Il patrimonio artistico e culturale di
F.
è tra i maggiori del mondo. Sono celebri i suoi musei (Uffizi, Pitti,
Bargello, Etrusco-romano, di Arte moderna, dell'Opera del Duomo, la Casa
Buonarroti); le sue Accademie (Crusca, Cimento, Colombaria); le sue biblioteche
(Laurenziana, Riccardiana, Marucelliana, Magliabechiana). I giardini (Cascine,
Boboli) furono imitati da tutti i Paesi europei durante il Rinascimento.
Eccezionale il complesso dei monumenti religiosi, tra cui: il Duomo (Santa Maria
del Fiore) che, insieme con altri capolavori, vanta una delle più celebri
Pietà di Michelangelo; il campanile di Giotto (82 m); il
Battistero, con le celebri porte di bronzo di Ghiberti e di Andrea Pisano; le
chiese di San Miniato al Monte, di Santa Maria Novella (facciata rinascimentale
dell'Alberti); di Santa Croce (sepolcri di Machiavelli, Michelangelo, Galileo,
Alfieri, Foscolo e Rossini) e annessa Cappella dei Pazzi; di San Lorenzo, con la
Sagrestia vecchia (Donatello, Brunelleschi e Luca della Robbia), la Sagrestia
nuova e tombe medicee (Michelangelo); di Santo Spirito (sagrestia di Giuliano da
Sangallo); del Carmine (affreschi di Masaccio); di San Marco (pitture del Beato
Angelico), infine l'oratorio di Orsammichele. Anche l'architettura civile
è ricchissima di opere artistiche: il Palazzo Vecchio, la loggia
dell'Orcagna, il Bargello (museo di scultura fiorentina); i palazzi di Parte
Guelfa, dell'Arte della Lana, Medici (cappella di Benozzo Gozzoli), Strozzi,
Pitti (galleria di pitture), Pazzi, Rucellai, degli Uffizi. Alcune opere sono
state danneggiate dall'inondazione avvenuta in
F. nel 1966. ║
Provincia di F. (3.880 kmq; 951.160 ab.): si estende tra l'Appennino, a
Nord, e i monti del Chianti e le Colline Metallifere a Sud; è in gran
parte occupata da rilievi, interrotti dall'ampia vallata dell'Arno, che si
allarga in una fertile pianura tra
F. e Prato. Agricoltura (frumento,
vigneti, olio, ortaggi, frutta). Foresta; allevamento bovino ed ovino. Industrie
metalmeccaniche, tessili, dell'abbigliamento, del vetro, del cemento e delle
ceramiche. Tra i centri principali, oltre il capoluogo: Empoli, Sesto
Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli e Fucecchio.
Firenze: il duomo e il campanile di Giotto
Panorama di Firenze
Firenze: il Ponte Vecchio sull'Arno
Visita virtuale nelle sale della Galleria degli Uffizi di Firenze