Stato (337.032 kmq; 5.132.000 ab.) dell'Europa settentrionale. Confina a Nord
con la Norvegia, con la Svezia a Ovest e con la Russia a Est. È bagnata
dal Mar Baltico a Ovest e a Sud con i Golfi di Botnia e di Finlandia. Capitale:
Helsinki, sul Golfo di Finlandia, massimo porto del Paese. Città
principali: Tampere, Lahti, Imatra, Mikkeli e Kuopio, nell'interno; Turku,
Kotka, Pori, Vaasa, Oulu e Kemi, sul mare. La
F. è una Repubblica:
il capo dello Stato è il presidente, eletto per 6 anni, mediante
scrutinio di secondo grado, da un'assemblea di 300 elettori. La Dieta si compone
di 200 membri, in carica per 4 anni, eletti con suffragio universale diretto. Il
territorio è diviso in 12 province. Moneta: fino al 31 dicembre 2001,
markka; dal 1° gennaio 2002, euro. Lingue ufficiali: finlandese e
svedese. Religione: luterana. La popolazione appartiene al gruppo dei Baltici,
con minoranze svedesi, russe e lapponi.
GEOGRAFIAIl suolo
è formato da un basamento di rocce arcaiche, in prevalenza granitiche,
quasi dovunque coperte da una spessa coltre di materiali glaciali. Tipiche le
morene di fondo, a forma di cordoni allungati. Quella più facilmente
individuabile è il Salpausselkä, che racchiude la regione più
ricca di laghi (Saimaa, Päjänna, Pielinen, Pyhä, Haukivesi,
ecc.). Nella parte settentrionale, a Nord del lago e del fiume Oulu, compaiono
serie di rilievi collinari, estreme propaggini delle Alpi Scandinave nella
Lapponia, il territorio assume carattere montuoso, con cime oltre i 1.000 m
(monte Haltiatunturi: 1.139 m). I fiumi principali sono il Tornio, il Kemi,
l'Oulu ed il Kokemäki. Il clima è rigido, con notevoli escursioni
annue. A Sud si estendono boschi di querce; più a Nord foreste di
aghifoglie; nell'estremo Nord domina la tundra.
Cartina della FinlandiaECONOMIAI boschi e le foreste, che
coprono il 69% del territorio, sono la principale ricchezza della
F.,
sulle quali si fonda una fiorente industria (segherie, cellulosa, pasta di
legno, compensati e cartiere). Colture principali: grano, segale, orzo, patate e
barbabietole da zucchero. Notevole importanza riveste l'allevamento del
bestiame. Il sottosuolo è povero di minerali, se si eccettuano le piriti
cuprifere (Outokumpu), dalle quali si estraggono rame e cobalto. Sviluppate sono
le industrie delle costruzioni meccaniche (Helsinki) e le industrie tessili
(Tampere, Turku) e chimiche. Si esportano prevalentemente legname, prodotti del
legno e macchine.
STORIAI Finlandesi, stanziati
già nel XII sec. intorno al Ladoga e al Golfo di
F., furono
sottomessi dal re svedese Erik il Santo nel 1157: cristianizzata, la
F.
fu unita alla Svezia fino al XIX sec. Durante il regno di Gustavo Vasa (XVI
sec.), la
F. fu eretta a ducato. Vi si diffuse il Protestantesimo, ed
ebbe inizio il movimento per l'indipendenza nazionale che, per tutto il XVIII
sec., fu causa di discordie interne in seno alla Svezia. Nel 1809, fu ceduta da
Napoleone alla Russia. In seguito allo scoppio della Rivoluzione sovietica, fu
proclamata il 6 dicembre 1917 l'indipendenza dalla Russia. Il Paese fu
però sconvolto da una violenta guerra civile in cui erano contrapposti
due gruppi armati rivali: la "guardia bianca" guidata dal generale Gustaf Mannerheim, e
appoggiata da un corpo militare tedesco, e la "guardia rossa" espressa dagli
operai socialisti, appoggiati dai Sovietici. Dopo la vittoria di Mannerheim
sui "rossi", egli assunse la direzione del Governo e diede
inizio a una campagna di "terrore bianco" che cessò dopo l'approvazione
della Costituzione democratica del 1919. Tuttavia l'equilibrio politico rimase
quanto mai incerto e caratterizzato da tendenze autoritarie. L'attacco sovietico
(novembre 1939), motivato dalla mancata concessione di basi militari sulla costa
meridionale, ebbe, in un primo tempo, l'effetto di coalizzare attorno a
Mannerheim le forze che non avevano aderito al "Governo popolare" istituito dai
Sovietici oltre a quello di esacerbare i sentimenti nazionali nella popolazione, favorendo i
gruppi revanscisti che si allearono con la Germania nazista (giugno 1941) contro le forze
sovietiche per la restituzione delle terre concesse all'URRS nel 1940 con il Trattato di Mosca.
La sostituzione a capo dello Stato del fascista Risto Ryti col più prestigioso comandante in capo Mannerheim,
nonché l'abilità diplomatica con cui quest'ultimo seppe condurre le
trattative, consentirono alla
F. di concludere l'armistizio (settembre
1944), prima del crollo tedesco, così da contenere le conseguenze
dell'alleanza con la Germania nazista all'accettazione dei confini del 1940 e al
pagamento di ingenti riparazioni all'Unione Sovietica. Negli anni seguenti,
allontanati i comunisti, che avevano fatto parte del Governo sino al 1948, si
costituì una coalizione tra agrari e socialdemocratici, che resse la
politica del Paese sino al 1956, quando si formò un Governo minoritario
di soli agrari. Nello stesso anno venne eletto alla presidenza Urho Kekkonen,
anch'egli appartenente al Partito agrario. Per dieci anni il Paese fu retto,
alternativamente, da Governi
agrari di minoranza o da coalizioni di centro-destra che non modificarono
peraltro la linea politica di neutralità e di amicizia verso l'URSS. Alla
cronica instabilità di governo fu posta fine dopo le elezioni politiche
del marzo 1966, in cui si ebbe una buona affermazione del rinnovato Partito
socialdemocratico. Ciò consentì di dar vita a un Governo di
centro-sinistra con la partecipazione dei comunisti. Forte della propria
maggioranza, la nuova coalizione prese provvedimenti, poco popolari, di natura
economico-finanziaria, come la svalutazione della moneta, che non mancarono di
ripercuotersi sui risultati delle elezioni del marzo 1970. Seguì la
costituzione di un Governo d'affari e successivamente la ricostituzione del
"fronte popolare". Nel marzo del 1971 i comunisti riaprirono però la
crisi di governo, passando all'opposizione. Si costituì un nuovo Esecutivo
di centro-sinistra. Le elezioni avvenute nel gennaio 1972, con circa due anni di
anticipo, non portarono alcun chiarimento, pur segnando un certo successo per le
sinistre socialista e comunista. Ancora una volta si dovette ricorrere a un Governo
di minoranza socialdemocratico, che resse il Paese sino al settembre successivo,
quando fu ricostituita la coalizione di centro-sinistra (Partito socialdemocratico, Partito
di centro, Partito liberale, Partito del popolo svedese). Nell'estate del 1975, dopo che Kekkonen era
stato riconfermato presidente un anno prima, la coalizione di centro-sinistra cadde
per contrasti interni. La situazione si mantenne incerta fino alle elezioni del marzo
1979, quando si registrò un'affermazione del Partito conservatore; questo mutamento
di tendenza non pregiudicò la composizione del Governo di centro-sinistra, guidato
dal socialdemocratico Koivisto, che fu eletto presidente della Repubblica nel gennaio 1982 dopo 26 anni di
presidenza Kekkonen.
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento (1983) decretarono primo ministro Kalevi Sorsa,
leader del Partito socialdemocratico. Ma il fronte della coalizione di centro-sinistra,
che aveva caratterizzato la politica finlandese del secondo dopoguerra, era ormai incrinato
e i comunisti passarono all'opposizione. Le elezioni del 1987 si conclusero con la nomina
del conservatore Harry Holkeri. Alla fine degli anni Ottanta, la
F. si avviò
verso la liberalizzazione dei mercati e la privatizzazione delle aziende di Stato e,
affrancata dalle interferenze sovietiche, mostrò una maggior apertura verso la
Comunità europea. Nel 1992 fu eletto capo del Governo Esko Aho, leader del
Partito di centro. Nel 1994 venne eletto alla presidenza della Repubblica Martti
Ahtisaari, mentre le elezioni politiche del 1995 si conclusero con il trionfo della
coalizione capeggiata dai socialdemocratici e di Paavo Lipponen, nominato primo
ministro (sarebbe stato riconfermato poi nel 1999). Il 1° gennaio 1995 la
F. entrò a far parte dell'Unione
europea. Il 6 febbraio 2000 fu eletta alla presidenza la socialdemocratica Tarja
Halonen, prima donna a ricoprire tale carica in
F. Il 1° gennaio 2002 l'euro
divenne la nuova moneta ufficiale del Paese. Nel marzo dello stesso anno si sfiorò
la crisi di Governo dopo le dimissioni del ministro dell'Ambiente, esponente dei Verdi,
per protesta contro la decisione parlamentare di autorizzare la costruzione della quinta
centrale nucleare nel Paese, la prima in Europa dal 1991 e la prima in
F. dopo 30 anni di
moratoria. Nel marzo 2003 si tennero le elezioni generali. Il Partito socialdemocratico
al Governo venne battuto dal conservatore Partito di centro, fino ad allora all'opposizione.
Un mese più tardi la leader conservatrice Anneli Jätteenmäki, a capo di una
coalizione formata, oltre che dal suo partito, dal Partito socialdemocratico e dal
Partito del popolo svedese, venne nominata primo ministro, permettendo alla
F. di
diventare il primo Paese in Europa con due donne alle più alte cariche dello Stato.
Pochi mesi più tardi, però, in giugno, Anneli Jätteenmäki fu
costretta a dimettersi dopo essere stata accusata dall'opposizione di avere fatto uso di
documenti confidenziali in campagna elettorale. Venne allora sostituita dal suo compagno
di partito Matti Vanhanen, fino a quel momento ministro della Difesa.
LETTERATURALa letteratura finlandese
è un fatto recente nell'ambito della cultura europea. Fino al XX sec., la
lingua finlandese è stata soverchiata da quella dei dominatori svedesi.
La prima opera stampata in finlandese, l'
Abbecedario di Mikael Agricola,
è del 1542, e a questo periodo risale anche la prima fioritura letteraria
in seno alla Riforma luterana. Solo il XIX sec. vede un vero movimento di
rivalutazione del finnico, e la sua consacrazione a lingua letteraria, avvenuta
nel 1860. A. Kivi (1824-1872) fu il primo grande rappresentante della nuova
letteratura.
ARTESolo nel XII e XIII sec. si sviluppa
un'arte nazionale. Le chiese medioevali, romanico-gotiche, hanno in genere
carattere rustico, e si distinguono per la struttura massiccia. La Riforma
interrompe la formazione di un'arte finlandese, che riprende nel XVII sec. con
la costruzione di nuove chiese e di numerosi castelli. Nel XIX sec., a capo
della rinata attività architettonica è il neoclassico Engel, la
cui operosità culmina nel progetto del piano regolatore di Helsinki. Nel
XX sec. si affermano correnti romantico-nazionali, ispirate all'architettura
medioevale, cui segue una reazione classicista. L'Associazione artistica
finlandese (fondata nel 1846) dà vita alle prime scuole d'arte ed al
primo museo, l'Ateneum di Helsinki, che è ancora oggi il più
importante del Paese.
MUSICALe più antiche
musiche popolari finlandesi, di cui si ha notizia, consistono in recitativi ed
improvvisazioni, con disegno melodico piuttosto ristretto. Un gruppo a parte
formano le melodie spirituali, ora semplici varianti di canti liturgici, ora
creazioni indipendenti. Fra gli strumenti più antichi figurano: il
sarvi (corno di capro); il
lavikko (tromba di legno e di corno);
il
pajupilli (flauto di scorza di salice); il
harppu (citara); il
jouhi-kantele (violino); il
luikko (strumento a fiato di legno e
scorza di betulla). La musica d'arte inizia nel XVIII sec. Il celebre
clarinettista Krusell (1755-1838) apre la serie dei compositori finlandesi,
seguito dal vero fondatore della musica nazionale, Pacius. Si deve a Wegelius la
fondazione della scuola musicale di Helsinki. Tra i compositori più
recenti, si ricordano Sibelius, Merikanto e Melartin.
L'Oulonka National Park in Finlandia
Helsinki: l'Università in piazza del Senato
Helsinki:la cattedrale in piazza del Senato