Filos. - Teleologia, ossia dottrina della finalità. Il
f.
presuppone la presenza di un fine ideale che conferisce a ogni evento un ordine
razionale. Tipicamente finalistica è l'etica kantiana che considera il
mondo etico come il regno dei fini, in contrapposizione al mondo fenomenico,
quale regno dei mezzi. Mentre il primo dev'essere realizzato, ed è
perciò il prodotto della libera scelta dell'uomo, il secondo è
già ciò che esiste nella realtà e si pone come mezzo
dell'azione morale. Pertanto, secondo il
f. kantiano, la volontà
etica trasforma tutta la natura in mezzo di attuazione della legge morale.
● Biol. – È il concetto essenziale della teoria
dell'evoluzione espressa da Lamarck (1744-1829) in parte condiviso anche da
Darwin (1809-1887) nella sua primitiva teoria sulla selezione naturale. Il
lamarckismo, nelle sue differenti forme, insiste soprattutto sull'adattamento
finalista nei confronti del mondo esterno, e sulla trasmissione delle
alterazioni o modificazioni acquisite dai singoli individui mediante la
riproduzione sessuata. Il
f. ammette una serie di variazioni per effetto
di forze interne caratteristiche di ciascuna specie. Pur se con molta cautela il
f. è parzialmente accettato anche nella più moderna delle
teorie dell'evoluzione e precisamente nella
teoria sintetica dovuta a
Huxley, volgarizzata ed enunciata nella sua opera
Modern Synthesis
(1942).