Bot. - Nome italiano del genere
ficus, appartenente alla famiglia delle
Moracee, e dei relativi frutti. Il
f. si mangia fresco od allo stato
secco; l'essiccamento si compie al sole, in forno od in essiccatoi ad aria
calda. ● Encicl. - Il genere
ficus comprende 700 specie, quasi
tutte tropicali: sono alberi od arbusti, a legno tenero; i fiori, diclini,
rivestono le pareti interne di un ricettacolo carnoso, globoso o piriforme,
munito di un'apertura apicale, guarnita di brattee squamiformi; i fiori
staminiferi si trovano, per lo più, nella parte superiore del
ricettacolo. A maturità, il ricettacolo si fa carnoso, e molle, simulando
un frutto; i veri frutti sono piccoli acheni. I siconi sono a coppie, od isolati
all'ascella della foglia. In tutte le parti della pianta si trovano tubi
laticiferi, il cui contenuto, bianco, coagula all'aria. Molte specie sviluppano
radici aeree. Vi sono specie epifite ed altre rampicanti, per mezzo di radici
avventizie; alcune sono eterofille. La specie più nota in Europa è
il
Ficus carica: è un albero di mediocre grandezza, con corteccia
liscia, cenerina, rami tortuosi e foglie ampie, palmato-lobate e scabre.
È coltivato nel Mediterraneo.
Ficus robusta