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Feziali.

(o Feciali). (dal latino fetiales o feciales). Nell'epoca storica di Roma, la corporazione di 20 sacerdoti cui era affidato il compito di dichiarare la guerra, di stipulare trattati di pace, di stringere alleanze. ● Encicl. - Depositari del diritto sacro, la loro carica era vitalizia. L'elezione avveniva in origine per cooptazione, in seguito per volontà imperiale. Il collegio aveva l'esclusiva competenza di adempiere talune funzioni che il diritto sacro prescriveva. Esisteva uno speciale rituale per ogni situazione. Così, nessuna guerra poteva essere giusta e pia, quindi dichiarata, se non preceduta da un tentativo di amichevole componimento, ossia una domanda formale di esaudire i reclami che il popolo romano rivolgeva contro lo straniero. A tal fine una commissione composta di almeno due membri si recava ai confini del territorio del popolo con cui si aveva a che fare, e qui il pater patratus (era così chiamato colui che parlava a nome del popolo romano) pronunciava ad alta voce una formula solenne nella quale tra l'altro erano esposti i motivi di attrito contro quel popolo. Quindi la commissione entrava nelle terre straniere ed il pater patratus ripeteva ancora tre volte la formula: a chi incontrava per primo, al custode delle porte della città, ai magistrati della città. Questi ultimi potevano chiedere tempo per riflettere, che veniva normalmente accordato sino a 30 giorni; una volta trascorsi il pater patratus ritornava ai confini e pronunziava un'ennesima invocazione con cui, dopo avere invocato gli dèi a testimoni della giustizia rifiutata dal popolo, affermava il diritto del popolo romano di muovergli guerra. La guerra era poi dichiarata dai F. scagliando una lancia insanguinata entro i confini del territorio nemico.