Antica città dell'isola di Creta, situata presso la costa meridionale
dell'isola. Le numerose campagne archeologiche, condotte fin dal 1900, hanno
potuto ricostruire la storia della città. Località prescelta per
insediamenti umani già nel tardo Neolitico e nella prima Età del
Bronzo (fase
prepalaziale),
F. divenne uno dei maggiori centri
della civiltà minoica. Intorno al 2000 a.C. in loco fu costruito un primo
complesso palatino, con orientamento Nord-Sud e articolato su tre livelli con
rampe e scale. Vaste zone della collina hanno restituito l'abitato coevo, che
mostra i segni di una grande prosperità e la produzione di una ceramica
assai fine, nello stile detto di
Kamares. Questi dati, uniti alla
presenza di vasti magazzini occupati da giare per la conservazione dei cereali e
le numerose tavolette in lineare A (non ancora decifrate ma di carattere
contabile), indicano l'esistenza di un agglomerato urbano a economia palatina,
con differenziazione di classi sociali e organizzazione di un sistema economico
di tipo distributivo. In seguito a un evento sismico, un secondo palazzo di
F. fu ricostruito nel 1700 a.C. sui resti del precedente distrutto, di
cui gli scavi hanno mostrato la pianta caratterizata da armoniosa articolazione
degli spazi e le eleganti rifiniture in gesso alabastrino. I quartieri della
collina del medesimo periodo però, poco estesi e relativamente poveri, e
la mancanza di materiale amministrativo indicano come il centro principale
dell'isola e della civiltà minoica fosse ormai spostato nella coeva
Hagía Triáda. Danneggiato il palazzo da un incendio nel 1450 a.C.,
la città fu in parte rioccupata dai Micenei a partire dal Tardo Minoico
III fino al periodo geometrico (come mostrano gli insediamenti abitativi).
Mantenne una discreta rilevanza in età arcaica e classica ed ebbe una
certa fioritura in età ellenistica, a giudicare dalle testimonianze
monumentali. Distrutta dai Gortini a metà del II sec. a.C.,
F. non
fu mai più ricostruita.