- tutte le domeniche.
Domenica. Settimo giorno della settimana, che segue il sabato e precede il lunedì. è il giorno del riposo settimanale, in quanto "giorno del Signore".
- il primo giorno dell'anno.
Capodanno. Primo giorno dell'anno. Fu fissato al 1° gennaio da papa Innocenzo XII nel 1691. Viene celebrato con riti e feste esprimenti il passaggio dal vecchio al nuovo. Il primo giorno dell'anno, nel calendario gregoriano oggi in vigore nella maggior parte del mondo, è il 1º gennaio. Questa convenzione, che ebbe origine col calendario giuliano in epoca romana, non vale per numerosi altri calendari utilizzati in Europa e nel mondo in passato, né nei calendari di derivazioni non romana (per esempio in quello islamico). Gaio Giulio Cesare, nel promulgare il calendario giuliano, stabilì che l'anno iniziasse il 1º gennaio, anziché il 1º marzo come era stato fino a quel momento. Questa convenzione rimase valida finché durò l'Impero romano; durante il Medioevo invece ogni stato e ogni città aveva un proprio "stile di datazione" tradizionalmente utilizzato, con date differenti di computo dell'inizio dell'anno. In epoca moderna, a partire dalla promulgazione del calendario gregoriano (1582), si ritornò progressivamente alla data del 1º gennaio, oggi adottata universalmente.
- il 25 aprile, anniversario della Liberazione.
Anniversario della Liberazione 1945. Il 25 aprile del 1945, una data che nei libri di storia segna non soltanto la fine dell’occupazione nazifascista in Italia ma anche, simbolicamente, l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 1946 e alla nascita della Repubblica Italiana. La fine della Seconda Guerra mondiale in Europa (il Giappone sarà l’ultimo ad arrendersi agli americani, dopo il bombardamento atomico dell’agosto 1945). La mattina del 25 aprile, il Comitato di liberazione nazionale dell’Alta Italia dà l’ordine di insurrezione generale. La prima città a sollevarsi contro i tedeschi è Milano. Il segnale dell'insurrezione viene dato nella tarda mattinata, e il giorno dopo scoppia lo sciopero generale. La rivolta dilaga rapidamente e la sera del 26 aprile la Guardia di Finanza occupa il palazzo della prefettura. Inizia così l’ultimo atto di un movimento di liberazione nazionale, avviato nella primavera del '45, che avrebbe portato alla liberazione delle principali città del Nord Italia e alla fine della guerra. Il 30 aprile, dopo aver superato l’ostacolo della Linea Gotica Toscana, le truppe americane entrano a Milano, e in quello stesso giorno Hitler si toglie la vita nel bunker di Berlino, ormai occupata dai russi e con gli anglo americani alle porte. Il 28 aprile, a Dongo, Mussolini viene fucilato. La stessa generazione che aveva sofferto la guerra, combattuto contro l’invasore e contro il totalitarismo, fu quella che ebbe poi il difficile compito di traghettare il Paese verso la democrazia.
- il giorno di lunedì dopo Pasqua.
Il lunedì dell'Angelo (detto anche lunedì di Pasqua oppure Pasquetta) è il giorno dopo la Pasqua. Prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda l'incontro dell'angelo con le donne giunte al sepolcro. Popolarmente si usa maggiormente il termine Pasquetta.
- il giorno dell'Ascensione.
Ascensione. Festa cristiana che ricorda la salita di Gesù in cielo; attestata nei più antichi monumenti liturgici romani, viene celebrata quaranta giorni dopo Pasqua.
- il 1° maggio, festa del lavoro.
La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività mondiale celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte. Più precisamente, con essa si intendono ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il r.d.l. n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867[1] nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa. L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all'Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio. Il Quarto Stato, di Giuseppe Pellizza da VolpedoMa a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime. L'allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questo episodio. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organizzazione dei Cavalieri del lavoro. La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872. In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeggiare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945. Nel 1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra (PA) quando, la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina. Dall'anno 1990 i sindacati italiani CGIL, CISL e UIL organizzano annualmente a Roma un concerto per celebrare il primo maggio a cui partecipano ogni anno centinaia di migliaia di persone.
- il giorno dell'Assunzione della Beata Vergine Maria
- il giorno di Ognissanti
- il giorno della festa dell'Immacolata Concezione
- il giorno di Natale
- il giorno 26 dicembre.
Sono considerati solennità civili, agli effetti dell'imbandieramento dei pubblici edifici, i seguenti giorni: il -
- il 2 giugno, anniversario della proclamazione della Repubblica.
La Festa della Repubblica Italiana viene celebrata il 2 giugno a ricordo
della nascita della Repubblica. Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne, infatti, il
referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli
italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo,
monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo
85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l'Italia diventava
repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati. Il 2 giugno celebra la
nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario
della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776
venne firmata la dichiarazione d'indipendenza). In tutto il mondo le ambasciate
italiane tengono un festeggiamento cui sono invitati i Capi di Stato del Paese
ospitante. Da tutto il mondo arrivano al Presidente della Repubblica italiana
gli auguri degli altri capi di Stato e speciali cerimonie ufficiali si tengono
in Italia. Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana
era la prima domenica di giugno, anniversario della concessione dello Statuto
Albertino. Con la legge 5 marzo 1977, n.54, soprattutto a causa della
congiuntura economica sfavorevole, la Festa della Repubblica fu spostata alla
prima domenica di giugno. Solamente nel 2001 su impulso dell'allora Presidente
della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il secondo governo Amato, con la legge
n. 336 del 20 novembre 2000, riportò le celebrazioni al 2 giugno che divenne
nuovamente festivo. Nel giugno del 1948 per la prima volta Via dei Fori
Imperiali a Roma ospitava la parata militare in onore della Repubblica. L'anno
seguente, con l'ingresso dell'Italia nella NATO, se ne svolsero dieci in
contemporanea in tutto il Paese mentre nel 1950 la parata fu inserita per la
prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali. Attualmente il
cerimoniale prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto
presso l'Altare della Patria e una parata militare alla presenza delle più alte
cariche dello Stato. Alla parata militare e durante la deposizione della corona
d'alloro presso il Milite Ignoto, prendono parte tutte le Forze Armate, tutte le
Forze di Polizia della Repubblica ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e
della Croce Rossa Italiana. Nel 2005, l'allora Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi ordinò che defilassero anche il Corpo di Polizia Municipale di
Roma in rappresentanza di tutte le Polizie Locali d'Italia ed il personale
civile della Protezione Civile. Prendono inoltre parte alla parata militare
alcune delegazioni militari dell'ONU, della NATO, dell'Unione Europea e
rappresentanze di reparti multinazionali che presentano una componente italiana.
Dalla sua istituzione sino alla sua temporanea abolizione, la parata militare
poteva contare sulla sfilata di maggiore personale. Dopo la re-introduzione
l'organico defilante fu ridotto notevolmente e nel 2006 venne praticamente
eliminata la presenza di mezzi terrestri ed aerei per ragioni di bilancio.
La cerimonia prosegue nel pomeriggio con l'apertura al pubblico dei giardini del
palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, con
esecuzioni musicali da parte dei complessi bandistici dell'Esercito Italiano,
della Marina Militare Italiana, dell'Aeronautica Militare Italiana, dell'Arma
dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di
Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato. Con il voto del 2
giugno del 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere la forma di governo
che volevano darsi e ad eleggere un’Assemblea Costituente in cui confluirono le
principali forze e idee della cultura libera e democratica laica, cattolica e
marxista, che avrebbe elaborato la Costituzione della Repubblica.
- il 28 settembre: anniversario dell'insurrezione popolare di Napoli.
Gli edifici pubblici sono
imbandierati nei giorni della festa nazionale, delle solennità civili e
del 25 aprile, 1° maggio e 4 novembre.