Poeta comico ateniese. Contemporaneo di Aristofane e rivale di Cratete:
perfezionò un tipo speciale di metro, detto ferecrateo (spondeo, dattilo,
trocheo). Delle sue opere, di cui 16 di certa attribuzione e 2 di incerta,
rimangono importanti frammenti dai quali si possono dedurre i caratteri
politico-sociali della sua produzione. I titoli delle sue commedie più
note sono:
I selvaggi, Il Chisone, Thalassa, Petále, Coriannò,
I minatori, I disertori, Le vecchie, Il maestro di schiavi, Gli uomini
formica. Nei
Selvaggi è sviluppata la caricatura di certe
tendenze del tempo in parte avvicinabili al moderno esistenzialismo, mentre nei
Minatori la satira è rivolta contro le illazioni esoteriche delle
sette orfiche in rapporto alla vita d'oltre tomba (V sec. a.C.).