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Ferrata.

L'azione eseguita dal pescatore con lenza per facilitare l'agganciamento del pesce all'amo dopo che esso ha abboccato. La f. può essere effettuata in vari modi e in rapporto al tipo di pesca (con canna semplice, con la mosca, con il lancio, ecc.). Nella pesca con la mosca, per esempio, basta un piccolo movimento del polso che tiene la canna, nella direzione contraria a quella dell'abboccata del pesce; occorre però che l'operazione venga eseguita al momento giusto, senza strappare e con un movimento né troppo forte né troppo debole. La pratica della f. si ottiene solo con l'esperienza e con una particolare sensibilità grazie alla quale si può dosare il movimento del polso. Notevole importanza ha la f. nella pesca alla trota in torrente, con la canna semplice; l'azione deve essere fatta tempestivamente per impedire all'animale di sputar fuori l'amo quando si accorge del tranello: è la lenza, in questo caso, che costituisce un tramite tra il pescatore e il pesce o, meglio, tra questo e il cimino della canna: è infatti questo che avverte la prima scossa dovuta alla "tocca"; al secondo segnale si deve ferrare con un movimento secco ma non ampio, ed eseguito solo con il polso. Con la canna da lancio e con esca artificiale il pesce si ferra senza bisogno che intervenga il pescatore.