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Ferormone.

(o feromone). Messaggero chimico secreto da organismi animali, in grado di raggiungere tramite l'acqua o l'aria un altro individuo, generalmente della stessa specie. Chimicamente i f. sono costituiti da terpeni, da acidi grassi non ramificati e da composti eterociclici. I f., a differenza degli ormoni, non agiscono sugli stessi organismi che li producono, ma solo su quelli che li ricevono. Questo tipo di comunicazione tramite i f. sembra essere prevalente negli insetti, anche se è stata evidenziata in molti vertebrati e perfino a livello dei primati. I f. si trovano raccolti in ghiandole esocrine, localizzate in varie parti del corpo, e vengono rilasciati in piccolissime dosi, sotto l'influenza del sistema neuroendocrino degli animali. Nel ricevente essi raggiungono microorgani di senso, localizzati a livello dei tegumenti, provocando sia reazioni di tipo comportamentale, con l'azione diretta sul sistema nervoso centrale (f. scatenanti), sia modificazioni di tipo fisiologico, passando da un individuo all'altro agendo come ormoni di gruppo (f. innescanti). Fra i primi, vi sono i f. sessuali, prodotti generalmente dalle femmine e responsabili dei fenomeni di attrazione fra organismi di sesso opposto, e i f. che determinano reazioni di allarme, di fuga o di combattimento. I f. innescanti possono essere responsabili, per esempio negli insetti, della determinazione dei vari gruppi sociali; nel topo, della sincronizzazione degli estri delle femmine da parte dei maschi. Storicamente, il termine f. è apparso per la prima volta nel 1959 su "Nature", coniato da P. Karlson e da M. Luscher. Nel 1960 R.P. Michael riuscì ad isolare e, successivamente, a produrre in laboratorio una sostanza chimica secreta da scimmie femmina Rhesus, in grado di attirare e spingere all'accoppiamento i maschi della stessa specie. Egli dimostrò, inoltre, che la comunicazione avveniva attraverso il sistema olfattivo. Attualmente, vengono prodotti principalmente per sintesi i f. sessuali, utilizzati in agricoltura per la lotta contro alcune specie di insetti nocivi. I f. vengono rilasciati nell'aria, sia per disorientare gli insetti, impedendone l'accoppiamento, sia per la cattura di massa.